Biglietto unico Inpiù, Federconsumatori: rimanga anche il biglietto ordinario

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Giovedì sera utenti, pendolari, studenti e lavoratori si sono riuniti contro "l’iniquità di scelte che non hanno tenuto conto dei tanti disagi presenti sulle reti del trasporto urbano, extraurbano e ferroviario": l’oggetto della discussione è stato l’aumento del biglietto, e dei relativi abbonamenti, del trasporto pubblico locale. Durante il dibattito è emersa una volontà condivisa di rivendicare la possibilità di scegliere: a fianco del biglietto “unico”, che in verità in tante tratte resta doppio, va mantenuto il biglietto ordinario.

Diverse testimonianze hanno illustrato situazioni legate a questo biglietto e ai tagli e riduzioni delle corse: fra queste quella di una utente che una volta salita sulla corriera, dopo avere già acquistato ed usufruito del biglietto del Metro, ha dovuto acquistare un biglietto integrato per potere ritornare a casa in provincia; quella degli operai dell’IVECO, ai quali, nonostante l’invariato servizio delle corriere con fermata presso lo stabilimento, viene imposto l’acquisto del biglietto unico rincarato e pesante per il  loro reddito;  o, ancora, quella degli studenti del Pastori che, dovendo spezzare la tratta tra corriera e MetroBus, saranno costretti a svegliarsi ancora prima nella speranza che le coincidenze siano effettive, cosa che finora troppo spesso non si  avvera. E’ emersa la necessità di mantenere i cosiddetti servizi minimi ed stata rilevata anche l’assurdità del costo degli abbonamenti integrati mensili per le classi tariffarie superiori alla E, poiché risultano più onerose rispetto al titolo Io Viaggio in Provincia INVOP che permette, al costo di € 86 euro l’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto.

Non è mancata la denuncia dei pendolari di Trenord costretti a fare i conti con una  situazione di affollamento, ritardi, soppressioni e degrado, vissuta in quasi totale abbandono, per i quali il rincaro è arrivato come una beffa, dopo che la stessa Regione Lombardia ha confermato nei giorni scorsi, con i dati risultati dal  monitoraggio, la situazione da loro vissuta quotidianamente. 

"Queste esperienze concrete confermano ed espandono i disagi da noi segnalati e sottolineano la necessità del coinvolgimento delle associazioni rappresentative di utenti e  pendolari, studenti e consumatori per superare le situazioni problematiche. – scrive in una nota Federconsumatori Brescia –  La riorganizzazione del Trasporto Pubblico Locale è necessaria e va affrontata assumendo un percorso democratico di ricerca e di condivisione, superando le scorciatoie troppo facili dei tagli lineari che scaricano sul Trasporto Pubblico Locale scelte di spending review a prescindere dai bisogni sociali, ambientali e di opportunità per lo sviluppo economico."  "L’indicazione dei tagli e rincari è stata presa in Regione; i partecipanti all’incontro si sarebbero aspettati una voce di contrasto più determinata da parte delle Amministrazioni Bresciane, tanto più considerando la disponibilità finanziaria messa a disposizione dalla Regione Lombardia per ripianare il bilancio di Bre.be.mi." – continua Federconsumatori.  "Se confermata la disponibilità dichiarata ai quotidiani locali dal Presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli, il tempo per ascoltare le richieste di utenti e pendolari è adesso – conclude l’associazione –  lo invitiamo congiuntamente al Comune di Brescia a convocare un tavolo aperto alle diverse associazioni per  ricercare soluzioni positive ai tanti problemi emersi e per affrontare la riorganizzazione  più complessiva del Trasporto Pubblico Locale".

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