La popolazione della città dopo 25 anni torna a quota 196mila, ma calano ancora le nascite

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196.058. Era dal 1990 che la popolazione complessiva della città di Brescia non toccava quota 196mila. A stabilirlo è l’Ufficio Statistica del Comune di Brescia, in attesa della validazione dei dati da parte dell’Istat.

A fine 2013 i residenti erano 193.614, in un anno l’incremento è stato di 2.444 persone. Frutto dell’incremento delle nascite? No, anzi. Se la popolazione aumenta non è certo per merito dei nascituri, ancora in calo, a quota 1.562, 42 in meno rispetto ai 1.640 del 2013. Bisogna tornare al 1997 per avere un dato simile, sotto i 1.600; certo Brescia non è diversa dal resto d’Italia, basti pensare al dato diffuso dall’Istat giovedì: le nascite complessive nella nostra nazione nel 2014 rappresentano il valore più basso addirittura dall’Unità d’Italia del 1861. 

Per quanto riguarda l’età dei cittadini, interessante rilevare che gli over 65 sono ormai prossimi a raggiungere gli under 29: 48.647 contro 54.322.
(Red.) 

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1 COMMENT

  1. Pare che secondo i principi della matematica non ancora messi in discussione, fra cui il principio della sottrazione, 1640 – 1562 faccia 78 e non 42.

  2. Scusate..e poi davanti a questo dato inconfutabile parliamo di invasione degli stranieri, mi chiedo ma la politica atta a agevolare fiscalmente i neo genitori è morta in Italia? Gli asili nido una tragedia…non esistono, se solo impareremmo dai Paesi Scandinavi…vedi quanti figli nei parchi in più ci sarebbero…

  3. qui, di scandinavo, abbiamo solo il clima (nel senso di deprimente, non meteorologico). se incitiamo le famiglie a fare più figli e otteniamo miracolosamente dei risultati, nei nostri parchi vedremo sempre e solo indo-pachistani, nordafricani e mediorientali in genere, con contorno di cinesi & C. Gli italiani non fanno più figli perché non li possono mantenere secondo lo stile di vita (superiore alle ns. possibilità, d’accordo) "in uso" quindici o vent’anni fa. Gli unici che fanno figli sono gli extra, a cui non frega niente di vivere con mezza dozzina di figli e entrate di mille o poco più euro al mese. inutile girarci attorno… non ci sono soldi per le politiche sociali, non è una cosa prioritaria. e a proposito di Scandinavia: facile fare i grandi, sono in quattro gatti, ricchissimi di materie prime e con zero tensioni sociali…

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