Crisi libica, Massetti (Confartigianato): gravi conseguenze per l’export bresciano

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«Le conseguenze già si vedono ed è solo l’inizio. La crisi in Libia mette a rischio l’intera economia regionale e il nostro export già in crisi in quella zona». Il presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia Eugenio Massetti commenta così i dati dell’Osservatorio di Confartigianato che hanno monitorato il calo dell’export delle imprese bresciane di manifatturiero non energetico in Libia.

«Seppur ormai bassa la quota di export in Libia, l’ennesima preoccupazione per un trend negativo che si aggraverà ulteriormente sull’export delle nostre imprese in tutta l’area» conclude Massetti. Tra le dieci province maggiori esportatrici di manifatturiero non energetico ci sono tre lombarde. In testa la  provincia di Milano, campione assoluto di export verso la Libia, ha esportato beni per un valore di 118,6 milioni di euro nell’ultimo anno; Brescia rimane nella top ten dei maggiori esportatori nazionali verso la Libia e seconda in Lombardia, seguita da Bergamo, rispettivamente posizionate al nono e decimo posto nella classifica nazionale e che hanno totalizzato rispettivamente 32 e 29,5 milioni di euro di esportazioni verso la Libia.

Considerando la variazione percentuale avvenuta tra il primo e il terzo trimestre del 2014, calcolata dall’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia: le esportazioni hanno perso il 33,9% del loro valore in provincia di Milano, il 9,8% a Brescia e il 28,9% a Bergamo. Negativo anche il trend in quasi tutte le altre province lombarde.

Export bresciano in calo maggiormente nei settori di apparecchiature elettriche e per uso domestico (-28,8%), computer e prodotti di elettronica (-12,5%), macchinari e apparecchiature meccaniche (-11%), prodotti chimici (-10%) e autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (-8,5%).

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7 Commenti

  1. al contrario va molto bene l’ import….si , di falsi immigrati !
    penosa e ridicola la marina militare e il suo comandante…..è bastato un barchino con 4 straccioni e abbiamo calato le brache……., bella dimostrazione di cosa siamo, i due maro in india insegnano…VERGOGNA ASSOLUTA E INDECENTE IMMOBILISMO DELLA NOSTRA GRANDE UNITA POLITICA DEL NULLA , RENZI IN TESTA CON I SUOI SLOGAN…..PRIMA DICE E POI SMENTISCE ANCHE I SUOI MINISTRONI…….E PARLA DI UNITA !!!
    ALMENO L’EGITTO HA DIMOSTRATO DI AVERE PIU ATTRIBUTI DI NOI PAESE DEL VERYBELLO.ITO……. .., SI, PIZZA AMMORE E MANDULINO…..

  2. Cosa sono tutti sto numeri e percentuali,è forse la Cgie di Mestre? Massetti ormai non si ferma più ma qualcuno gli dica Basta !!! Penso che dopo il suo amico Bettoni sia la persona più stancante che esista.

  3. mi viene da ridere , pensando al " povero gheddafi " prima fatto fuori dall’ intellighenzia , francesi in testa con lo gnomo sarkozy, insieme ai benpensanti della sinistra di allora tutti d’accordo per spazzare via il dittatore ( berlusconi fu costretto ad aderire ) ….così oltre al caos politico , al terrorismo e alle minacce jihadiste , l’italia ha perso un partner commerciale fondamentale circa rifornimento di gas e petrolio , oltre a tutti quegli scambi che ora pesano con il segno meno ……
    come sempre lungimiranti e saggi , ora si pagano le conseguenze di una politica estera allo sbaraglio e dettata sempre dal politically correct……gheddaf i è una despota , gheddafi è un assassino , diamo libertà alla primavera araba etc etc……..si , ora la primavera araba si è rivelata la bufera araba e in conseguenza la nostra bilancia penzola vuota da questa parte……. E pensarci prima no ? cosa pensavano che il dopo gheddafi fosse di rose e fiori ? gheddafi l’aveva preannunciato nell’ ultima intervista da vivo nel 2011 , quando già sapeva che la sua fine sarebbe arrivata a giorni….., attenzione italia , guarda che se cado io la libia non la terrà piu insieme nessuno e diventerà una polveriera ……, così è avvenuto e avviene oggi , con tutte le conseguenze economiche disatrose per l’italia , allora prima partner della libia .
    il peso specifico della nostra politica estera è pari ad un insetto…..siamo invisibili ed impalpabili .
    ora ci presentano il conto…….grazie

  4. leggete le amenità di alcuni dei nostri politici all’ indomani dell ‘ intervento dei bombardieri in libia e sulla primavera araba ………da ridere ……."Berlusconi ha ripetuto per anni: “amico Putin, amico Gheddafi”, ma a cosa ci hanno portato le sue relazioni speciali? Ad essere il tappetino delle autocrazie, se non vere e proprie dittature".
    (Pier Luigi Bersani, 22 febbraio 2011)

    "L’Italia sta apparendo complice di un tiranno nel momento in cui si denuncia un genocidio. Di fronte a questo non è possibile essere esitanti. (…) L’attenzione non va spostata sui profughi. In questo momento il tema è il vento di libertà che sta soffiando e come contribuiamo a cacciare i dittatori dal Mediterraneo".
    (Nic hi Vendola, 23 febbraio 2011)

  5. Scusa Rino, ma la CGIA di Mestre è Confartigianato. CGIA sta per Confederazione Generale italiana Artigianato, che è la vera denominazine della Confartigianato!
    Mi spiace ma i dati che quotidianamente, poniamo all\’attenzione servono, forse e qui ti do ragione, a far capire, forse se capiscono, alla classe politica a cosa stiamo andando incontro e quanto danno subiscono le imprese italiane… poi se la classe politica non raccoglie allora sì è un vero problema, di tutti…!!! Ed io non mi stancherò di parlare e fare comunicati perchè è il mio dovere di rappresentante delle imprese artigiane e se poi do fastidio a qualcuno, magari a quelli che non dicono mai niente per paura di metterci la faccia… problema loro, non mio.
    Grazie sempre a BS news che ci da la possibilità di discutere!!!

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