Genitori di ragazzo down contro Birdman: doppiaggio offensivo

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Dopo i quattro premi Oscar, tra cui gli importantissimi tre per miglior film, miglior regista e miglior sceneggiatura originale, la notizia della denuncia al film “Birmdan” che giunge da Villa Carcina fa ancora più rumore. A dir la verità lo sceneggiatore non c’entra nulla, piuttosto Walter e Federica, una coppia di Villa Carcina, se la prendono con gli autori della traduzione in italiano. A far arrabbiare i genitori di un ragazzo down, gli stessi che a settembre 2013 fecero ritirare dal mercato le magliette (prodotte da un’azienda di Concesio) con la scritta «Pensavo avesse meno abitanti la MONGOLIA!» (leggi la notizia), è la frase pronunciata quasi al termine del film dal protagonista della pellicola, Michael Keaton, che dice «È mai possibile che dopo ogni sbornia hai quella faccia da mongoloide?».

Come raccontato sulle colonne del dorso bresciano del Corriere della Sera, che riporta la notizia, Walter e Federica si sono indignati subito dopo la visione del film al Cinema Sociale di Brescia. Chiedendosi di chi possa essere la colpa di una tale leggerezza, i due avanzano la possibilità di chiedere al distributore italiano del film di aggiungere all’inizio della pellicola una frase per chiedere scusa della mancanza di rispetto nei confronti dei diversamente abili e dell’utilizzo del termine dispregiativo.
(Red.)

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