Cna, cambio al vertice. Lazzari lascia e al suo posto arriva Eleonora Rigotti

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Cambio al vertice per il Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato) di Brescia. Il presidente Roberto Lazzari ha abbandonato prematuramente il suo incarico (e tutti quelli ad esso collegati) e al suo posto, ieri sera, l’assemblea ha eletto all’unanimità Eleonora Rigotti, 38 anni, titolare della Ergo pulizie. Alla sua nomina è seguita quella del senso vicepresidente, Giuseppe Braga, entrato in sostituzione di Eleonora Rigotti.

A differenza delle indiscrezioni che volevano l’abbandono di Lazzari a causa di presunti dissapori con il consiglio, è stato lo stesso presidente a smentire categoricamente. “Ho lasciato perché ho esaurito la spinta propulsiva – ha ammesso Lazzari – e credo che il ruolo di presidente necessiti e meriti tutta l’energia positiva possibile per aiutare davvero le aziende a uscire dalle difficoltà generate dalla crisi economica”.

Energia che non sembra mancare ad Eleonora Rigotti, uno dei presidenti provinciali di Cna più giovani di sempre. Con lei porta tutto l’entusiasmo della sua giovane età e una ricetta chiara per il futuro dell’associazione, oltre ad alcune novità. “Ci impegneremo per uscire dal palazzo e andare a incontrare e parlare con le aziende per capire i loro problemi e trovare una soluzione insieme – ha esordito -. Inoltre, ci batteremo con i Comuni per aggiustare la pressione fiscale che continua ad impoverire gli artigiani. Se pensiamo solo all’Imu e alla possibilità di scaricarne solo il 20 per cento, o alla Tari, ci rendiamo conto dell’ingiusta pressione fiscale alla quale sono sottoposte le aziende”. Un altro capitolo altrettanto importante per il nuovo presidente sono i pagamenti, “e non solo quelli che le aziende non ricevono, o ricevono dopo 180 giorni, dal pubblico ma anche quelli tra privati, che spesso si accumulano e si protraggono tanto da non permettere la sopravvivenza dell’azienda”.

Se a livello esterno le nuove linee guida dell’associazione cambieranno, lo stesso succederà anche all’interno. “Dobbiamo formare e riorganizzare il nostro personale nell’ottica di dare alle aziende le risposte necessarie per capire come innovarsi, come entrare nei mercati esteri e come partecipare ad eventuali bandi regionali o comunitari – ha continuato Rigotti – e nello stesso tempo fare pressing sulle banche perché riaprano l’accesso al credito e concedano alle aziende la possibilità di restare competitive sul mercato”. A ciò si aggiunge la volontà di “dialogare in modo costruttivo con le altre associazioni di categoria per portare avanti obiettivi corali e condivisi”.

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3 Commenti

  1. Associazione Artigiani, Confartigianato, Confederazione Nazionale del’ Artigianato … mille istituti per gli interessi di un unico settore, l’artigianato delle poltrone.

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