Boato all’Ori Martin, un mese per sistemare la cappa

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L’incidente accaduto lo scorso 27 febbraio nel reparto scorie dell’acciaieria Ori Martinha provocato preoccupazione tra i residenti, i cui rappresentanti nel Consiglio di Quartiere, unitamente al Codisa (Comitato Difesa Salute Ambiente) e alla Consulta per l’Ambiente, si sono rivolti all’amministrazione comunale, facendosi portavoce dei loro timori.

 

Nell’accogliere le sollecitazioni dei cittadini, l’assessore all’Ambiente Gianluigi Fondra ha quindi ritenuto di convocare in via d’urgenza, nel tardo pomeriggio del 4 marzo scorso, l’Osservatorio sull’azienda Ori Martin, di cui è presidente, in una riunione che si è svolta presso gli uffici dello stabilimento. Assieme ai membri dell’osservatorio è stato invitato all’incontro anche il presidente del Consiglio di quartiere di San Bartolomeo.

I tecnici dell’azienda hanno illustrato nei dettagli le cause dell’esplosione, dovuta a un blocco di scorie non adeguatamente raffreddato. Per consentire ai partecipanti di comprendere le dinamiche dell’incidente, è stato effettuato un sopralluogo presso il reparto scorie, dove i tecnici ambientali della Ori Martin hanno illustrato i processi di lavorazione e i lavori di ripristino dei pannelli anti-rumore, avviati in precedenza. Gli stessi tecnici hanno convenuto che occorre affinare le procedure al fine di evitare episodi simili. Tutti i presenti hanno concordato che a esprimersi sugli esiti dell’evento siano Arpa ed Asl.

L’azienda ha precisato che i lavori di ripristino della cappa dovrebbero concludersi entro un mese. Fino ad allora sarà visibile la fuoriuscita di vapore acqueo, prodotto dal raffreddamento delle scorie, da piccoli varchi nel tetto. Anche il caratteristico odore dovuto alla limitata presenza di zolfo nelle scorie bianche cesserà una volta ripristinato integralmente il funzionamento della cappa di aspirazione.

L’incontro del 4 marzo scorso ha rappresentato anche l’occasione per riflettere sulla necessità, espressa in particolare dal presidente del Consiglio di quartiere di San Bartolomeo di garantire una comunicazione tempestiva alla cittadinanza e, in tal senso, lo stesso presidente ha invitato l’amministrazione a rendersi disponibile nel definire procedure per la gestione delle emergenze, soprattutto dal punto di vista comunicativo.

L’assessore Fondra, in conclusione, ha ricordato che il piano comunale di Protezione Civile prevede protocolli operativi nei casi di incidente rilevante in aziende a rischio e che, anche in questo caso, il protocollo è stato applicato con l’allertamento in primis dei vigili del fuoco, dell’Asl, del servizio di prevenzione nei luoghi di lavoro e dell’Arpa.

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1 COMMENT

  1. Per sapere che si trattava di una fuoruscita di vapore acqueo bisognava fare tutte queste riunioni ? Ci mancava solo l’A.P.L.V. : l’Associazione per la Protezione delle Lombriche Vergini.

  2. perchè BUM non viene a vivere a contatto con la sua beniamina ORI martin e con i suoi fumi e rumori ed i suoi inquinamenti invece di fare lo sbruffone

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