Cromo alle stelle in quattro pozzi privati della città: subito chiusi

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Se l’acqua erogata dai rubinetti allacciati all’acquedotto comunale cittadino può dirsi ormai sicura, all’indomani dei lavori di abbattimento del cromo esavalente tramite speciali trattamenti chimici con solfato ferroso (leggi la notizia), lo stesso non si può dire di quella dei pozzi privati. La campagna di rilevazione promossa dall’Asl e dal Comune nei giorni scorsi ha evidenziato il superamento del limite dei 50 microgrammi per litro di cromo in quattro pozzi situati nella zona sudovest della città, in via Case Sparse a Folzano, in via Berter e in via Noce.

300, 136, 111 e 85 microgrammi per litro, queste le concentrazioni evidenziate, che hanno portato all’immediata chiusura dei pozzi privati resa possibile da una ordinanza «contingibile-urgente» del sindaco. Per due delle famiglie che possiedono questi quattro pozzi il provvedimento comporterà parecchi disagi visto che non sono allacciate all’acquedotto comunale. Disagi comunque preferibili al consumo di acqua contaminata da cromo esavalente.

Nell’intera città i pozzi domestici di privati cittadini sarebbero, secondo la stima del Comune, circa 300. L’obiettivo è quello di analizzarli tutti.
(Red.)

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1 COMMENT

  1. UNa mappatura dei luoghi persi nel bresciano sarebbe doverosa verso i bresciani ed i loro figli e nipoti per evitare l’esposizione evitabile. Ogni giorno si scoprono qs atti criminali antisociali e contro il genere umano….Nella terra dei tumori (Brescia) tutto ciò è dovuto a 2 cause l’economia fellona e la collusione sostanziale delle amministrazioni controllate dai politici asserviti……Ora non abbiamo nemmeno la speranza di interventi di bonifica perchè i soldi se li sono fregati in decine di grandi opere inutili e distruttive…con costoro al comando non c’è futuro…

  2. Pare che il territorio bresciano sia inquinato per migliaia di ettari e per una profondità nel terreno di decine di metri. Non siamo la terra dei fuochi, ma molto molto molto peggio.

  3. Tranquilli, Brescia adesso intende mettere le mani sull’acqua del Garda, spinge per avere la Tav che passi sul Garda e perchè si utilizzino scarti industriali per farla. Poi quando avrà riempito di m. anche il bacino d’acqua dolce più grande d’Europa, come ha fatto col proprio territorio, con la Campania, con la Calabria, con la Basilicata, qualcun altro da avvelenare troverà…

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