Moldavi fermati sulla BreBeMi, in tasca l’elenco degli obiettivi da colpire

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E’ la prima volta che vengono nel nostro paese, e non sanno minimamente parlare l’italiano, ma in tasca avevano un foglio con indicati gli obiettivi da colpire. L’arresto di una coppia di giovani moldavi potrebbe – questo è l’auspicio – portare all’individuazione della rete criminale che organizza i furti nelle abitazioni private e nelle aziende di tutto il nord Italia.

Tutto è partito da un normale controllo ad un casello dell’autostrada BreBeMi a Chiari. All’"Alt" della Polizia i due giovani a bordo di un Doblò di proprietà della Caorle Seafood, un 19enne e un 24enne, sono scesi dall’auto e hanno cercato di scappare a piedi nei campi, ma poco dopo sono stati raggiunti dagli agenti partiti all’inseguimento. Tutto questo mentre il titolare della ditta veneziana denunciava il furto del mezzo.

All’arrivo dei due stranieri in caserma, la scoperta nelle loro tasche di due fogli, accuratamente piegati, dove erano indicati obiettivi da derubare con tanto di indirizzo e indicazioni utili per i colpi. Dietro all’arrivo dei moldavi nel nostro paese con ogni probabilità c’è una vera e propria banda criminale.
(Red.)

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13 Commenti

  1. chissà perchè scelgono di venire in italia addirittura pianificando furti a raffica…forse sapevano che dopo il primo , il secondo , il terzo e il quarto furto sarebbero stati magari presi e rimessi in libertà con obbligo di firma ??? o ai domiciliari ? o a èiede libero ? galera ed espulsione mai……. ecco perchè l’italia è il paese dei balocchi di tutti i balordi del mondo !

  2. Invece di pene ridicole e "misure alternative" alla detenzione servirebbero pene esemplari! Ed investire nell’apertura delle carceri esistenti e nella costruzione di nuove.
    Ogni euro risparmiato su questo fronte è un euro investito nella criminalità… ma forse l’inserimento, nel calcolo del PIL, dei proventi delle attività delittuose non è un caso…

  3. Magari poi si scopre che nel loro paese facevano i poliziotti (è già successo). Bisogna ripristinare l’obbligo del visto di ingresso verso quei paesi (Romania, Bulgaria, Moldavia, Albania) che esportano criminalità, altrimenti non ci salviamo più grazie alle nostre leggi ipergarantiste verso i delinquenti.

  4. "anche questi due"…ma chi li difende utente X? Dico solo che la notizia riportata dalla redazione e’ quantomeno curiosa: la scoperta nelle loro tasche di due fogli, accuratamente piegati, dove erano indicati obiettivi da derubare con tanto di indirizzo e indicazioni utili per i colpi". Nella fuga i manigoldi moldavi sono stati cosi’ deficienti da non buttare via questi fogli tanto preziosi? O vincono il premio alla deficienza (puo’ essere) o la redazione ci ha dato una BUFALA

  5. Se visti e controlli fossero stabiliti in funzione della quantità di criminalità "esportata", noi Italiano per uscire dai confini dovremmo faticare mesi e mesi ogni volta: mezzo mondo ci considera tutti mafiosi…

  6. Giudicate tutti come se gli italiani fossero tutti dei santi, ma per favore che "siamo" il popolo più criminale del mondo !!

  7. ecco che saltano fuori i difensori d’ufficio, uno che dice che gli italiani sono tutti mafiosi, l’altro che assicura che siamo tutti criminali. ma questo vi basta per accettare che casa nostra sia invasa dalla criminalità d’importazione? non ci bastava la nostra? dobbiamo per forza tollerare e fare spallucce? poi quando tocca a voi è colpa della Bossi Fini o di chi quindici anni fa non ha fatto niente, non del vostro lassismo e della finta accoglienza!

  8. visto che gli italiani non sono angeli dobbiamo sopportare ed importarne dall’estero dei delinquenti? ma per favore smettetela con questo buonismo che ci sta portando allo sfascio

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