Il Prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace lascia l’incarico

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Il Prefetto di Brescia Livia Narcisa Brassesco Pace lascia il suo incarico di capo del governo del territorio e lascia anche la Pubblica Amministrazione. In carica dal 2009 a favore di una nuova esperienza lavorativa nel settore privato. A fine anno avrebbe dovuto andare in pensione, ma evidentemente i suoi piani per il futuro sono altri.

La data dell’addio è quella del 1 aprile con tanto di saluti ufficiali alla città il prossimo venerdì 27 marzo. Nessun nome per il sostituto che prenderà il suo posto, per ora le succede il viceprefetto Salvatore Pasquariello.

 

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15 Commenti

  1. Una genovese che secondo me non ha fatto una bella figura. Pensare che viene da una città medaglia d’oro della Resistenza

  2. ma guarda…….eccheca so…… lascia l’ incarico……..o glielo hanno fatto lasciare ? ……mmmmmmmmm mumble mumble mumble……….., bisognerebbe indire un sondaggio sui motivi che l’ hanno " spinta " a ….lasciare .

  3. mvb, col tuo dire che prefetti e segretari comunali vanno tutti eliminati si crean le migliori condizioni per ritrovarci poi solo in balia dei peggiori. Un rappresentante dello stato a livello territoriale è necessario. Pur io m’ero illuso, pensando diversamente alle regioni. Cambiandoti magari solo il nome. Come nella scuola s’è fatto coi presidi ed i provveditori. Chi poi si occupa dei comuni sa bene che il segretario comunale è indispensabile (… un qualche errore con le leggi Bassanini). Martellarli in testa e volere poi che nel ‘Pubblico’ ci vengano i giovani migliori è una pretesa impossibile. Semmai i problemi sono la qualità, la selezione e l’inamovibilità. Inaccettabile p.e. che un prefetto, qualunque cosa faccia, lo è ‘a vita’, magari a lungo in una stessa città, per lui troppo complessa ed impegnativa, perché nessun altro lo vuole…A prescindere da tutto e da tutti, fino alla sua pensione.

  4. Per una volta concordo con Bragaglio. Credo, però, che le critiche ad un prefetto oggettivamente impresentabile (in tutti i sensi) dovessero essere fatte durante il suo insediamento, non solo dopo. Se la classe politica bresciana avesse manifestato la sua insoddisfazione per la presenza di una siffatta prefetta in modo chiaro e non ipocrita, probabilmente sarebbe stata "dimessa" prima, con soddisfazione di tutti. Credo che Brescia meriti di meglio di una figura da operetta.

  5. BRAGAGLIO che parla di SELEZIONE e INAMOVIBILITA’ !!!!! Proprio lui che da 30 anni occupa sempre le solite POLTRONE !!!??? Ma di che parliamo ????

  6. e speriamo che il prossimo prefetto sia persona più discreta e meno presente a feste eleganti e inaugurazioni varie dove è facile incontrare la persona sbagliata che con tante carezze e carinerie fa di tutto per diventare tuo amico finché prima o poi ti chiama per un aiutino a cui proprio non puoi dire di no.

  7. Tu Bragaglio che sai tutto non sai in che azienda va a fare il presidente? Si perché lei la ex può fare solo il presidente magari dai suoi amici ,visto che tra gli imprenditori ne ha tanti ,più fra loro che fra gli operai.Finalmente se ne va era ora.

  8. Caro Bragaglio, se sostengo convintamente che prefetti e segretari devono essere aboliti e’ proprio alla luce della mia esperienza di assessore in un piccolo comune. Ne ho visti tre e nessuno di loro era indispensabile. Anzi! Non poche volte siamo stati noi amministratori e i dipendenti a tappare loro cavolate! MA Lei si rende conto che siamo nel 2015 e non nel 1860 quando venne creata questa situazione? Quanto ai prefetti, guardi sui siti delle varie prefetture cosa fanno questi signori strapagati! Incontro con questi, tavoli con altri, partecipazione a qualche incontro. Ma capisco che Lei sig. Bragaglio, politico da sempre non possa fare altro che difendere questi burocrati, funzionali a voi politicanti. I risultati dell’economia italiana sono li’ impietosi a ricordarvi il vostro fallimento. P.S. nel mio Comune a tutt’oggi non si pagano addizionali IRPEF. Come facciamo? Esattamente il contrario di quello che fate voi!

  9. Mvb non m’allargo ai temi importanti che tu poni, anche se la tentazione è forte. Sto quindi ai prefetti. Penso che il tema sia riformare più che abolire. Ma spesso si preferisce “rottamare” proprio ciò che non si sa riformare. Vedi anche la vicenda esplosiva delle province. In quanto poi ai segretari con l’introduzione del rapporto fiduciario s’è incrinato un presidio di legalità e di autonomia dalla politica. Ed in tempi come questi non è il massimo. T’immagini se difendo i burocrati incapaci! Brescia di prefetti ne ha conosciuti di validi. Penso a Di Giovine, De Muro, Cancellieri, Tronca…E’ una realtà importante e molto complessa che deve esigere un nuovo prefetto d’alto profilo. Altro che il primo che passa, che tanto – come pensa mvb – un prefetto (come un segretario comunale)non serve a niente. Questo il problema ora, non la Brassesco che se ne va. Ci sono persone e persone, diverse per competenze e per impegno. E pure per scelte emblematiche, quando dovessero scegliere – così tanto per dire – tra una passerella per l’alta moda alla ‘Paris Fashion Week’ ed una storica inaugurazione come quella del Metrò di Brescia, il 2 marzo del 2013, alla presenza di quasi tutte le autorità e dell’intera città.

  10. Caro Bragaglio tutte le volte che si parla di riforme, si finisce con la ben nota storia del gattopardo. Cambiare tutto per non cambiare niente, come sta facendo il toscano non votato da nessuno come presidente del consiglio. Noi abbiamo bisogno di uno Stato leggero ed efficiente che dia servizi efficienti ai cittadini. Voi avete creato un mostro dove la burocrazia ormai ha solo l’obiettivo di mettere i bastoni fra le ruote a cittadini e imprese. Nessuna meraviglia, almeno per me,se da parecchi anni, con governi di destra, di sinistra e tecnici (i peggiori) l’Italia sia in fondo alle classifiche economiche. Certo, oltre ai prefetti e ai segretari comunali, andrebbero eliminati anche tanti ma tanti politici di professione……

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