Accuse a Scalvini, lo difende il sindaco Del Bono: nessun conflitto d’interesse

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Le accuse mosse dall’apposizione – Forza Italia, Lega Nord e Movimento 5 Stelle – nei confronti dell’assessore ai servizi sociali del Comune, Felice Scalvini, sono state rimandate al mittente dal sindaco Del Bono.

Di dimissioni non se ne parla proprio. "Scalvini deve spiegare con quale criterio alcuni progetti della Loggia sono stati assegnati alla cooperativa gestita dalla moglie", aveva tuonato la minoranza. La cooperativa in questione è il consorzio Koinon di cui la moglie è consigliera delegata da 7 anni. L’accusa riguarda tre progetti in particolare per “Progetto Brescia Città del Noi” il Comune avrebbe sottoscritto un protocollo per accedere a fondi Cariplo e regionali con il Consorzio Cooperativa sociale Koinon. “È opportuno che la moglie di Scalvini che da 7 anni è consigliere delegato di Koinon, non partecipi neppure nella fase di progettazione, che pure è totalmente a titolo gratuito. Ma è chiaro – ha aggiunto Del Bono – che alcune affermazioni senza fondamento andranno valutate”. A cosa porteranno queste valutazioni non è dato sapere. L’assessore Scalvini si è limitato ad anticipare che “valuterà con il suo legale” il da farsi.

Per quanto riguarda l’accusa al progetto «Cento leve», il sindaco ha ricordato che “a mettere i soldi è stato il terzo settore e questi vanno direttamente ai ragazzi che fanno tirocinio tramite Ancitel, non c’è beneficio della struttura ospitante, selezionata non dal Comune ma dal Terzo settore”.

L’ultima difesa riguarda il progetto “Scuola dalle 8 alle 18 per favorire il sostegno dell’occupazione delle madri”. In questo caso Del Bono ha spiegato che la delibera “l’ha portata l’assessore Morelli perché legata alla pubblica istruzione, il finanziamento arriva dall’Asl e il progetto è ancora nella fase di istruzione”.

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7 Commenti

  1. Questo modo di fare politica è proprio pessimo, ma è quello che vuole la gente. La gente vuole un buono e un cattivo, senza capire che non ci sono buoni ma nemmeno cattivi

  2. fermi li , per i sinistroidi e’ conflitto di interessi solo quando e’ coinvolta la destra , mentre a sinistra sono interessi per il popolo ahahah

  3. Come sempre … quando è la sinistra ad essere pizzicata … insabbiare … aspettando che i cittadini se ne dimentichino. Purtroppo è vero, perché i cittadini bresciani hanno problemi molto più grossi a cui pensare. Secondo me dovrebbero vergognarsi e andare a casa TUTTI!!!

  4. Se non ci fosse conflitto d’interessi perché sarebbe opportuno escludere Koinon?
    Di solito io se ho ragione vado avanti, non mi ritiro per opportunità. Ci sarà qualcosa che non sappiamo per valutare con cognizione.

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