Operazione al cuore finita male, il Civile condannato ad un maxi risarcimento

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L’ospedale Civile sarà costretto a pagare un maxi risarcimento da oltre 600 mila euro per un’operazione al cuore finita male. A deciderlo il Tribunale di Brescia che ha ritenuto il comportamento del medico inadeguato rispetto al quadro clinico della paziente. I fatti risalgono al 2009: il caso è quello di una donna anziana affetta da coronopatia trivasale che è stata ricoverata nell’ospedale cittadino. Per intervenire c’erano due possibilità: la realizzazione di alcuni by-pass oppure un’angioplastica. Il medico scelse la prima strada, ma durante l’intervento la donna perse la vita. Così i parenti, scrive il Corsera, hanno intentato una causa e una richiesta di risarcimento danni in sede civile nei confronti del chirurgo. Il Tribunale ha dato loro ragione e la sentenza ha condannato l’ospedale Civile (che ha accolto l’istanza di patrocinio legale del medico) al pagamento di 614mila euro (280mila euro a una parente e 334mila euro all’altra). Il Civile ha deliberato il pagamento 10 giorni fa, ma il medico vuole ricorrere contro la sentenza del tribunale di Brescia in appello. 

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5 Commenti

  1. a meno di errori macroscopici è sempre difficile stabilire se la complicanza si è verificata "per colpa" o perchè "l’ha deciso il Padre Eterno"

  2. @bubu di solito i medici sono oggetto di cause anche per le cagate più macroscopiche, ci sono le corsie con gli avvocati in appostamento dei familiari dei defunti per fare cause, anche senza pagare nulla (vd anche quella fantastica pubblicità andata in onda di recente, chi se ne frega se davvero hai ragione o torto, fai causa tanto è gratis…). Non entro nel merito di questo caso perché io non ho letto nulla del dibattimento e della contestazione, ma ritengo eticamente discutibile intentare cause su operazioni complesse fatte per persone oltre una certa età. Dopo gli ottant’anni, cari miei, se si lascia questa valle di lacrime mi pare anche normale, visto che non siamo esseri immortali. Poi non lamentiamoci se i 2/3 dei neo-medici schiva come la morte i reparti di chirurgia per andare a fare dermatologia, fanno bene.

  3. Era meglio tenersi le mani in tasca per il povero medico su cui cade la mannaia del contenzioso !! La chirurgia e la medicina non è matematica ! La scelta del chirurgo è dettata dall'esperienza e dall'intuito che purtroppo a volte porta ad esiti infausti!! Massima solidarietà a chi ci mette la faccia la carriera e il coraggio di affrontare ogni giorno interventi ! Parenti! E giudici

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