Attraverso lo sport e la medicina sportiva, e la stessa visione di queste due materie nelle università dei due paesi, gli studenti di Brescia e Hiroshima non sono mai stati così vicini. E’ stato firmato nella sede di piazza Mercato un accordo per la promozione della mobilità degli studenti della Statale di Brescia e dell’ateneo della Hiroshima university of economics.
L’accordo, siglato dal rettore Sergio Pecorelli e da Tsuneo Ishida, presidente dell’ateneo giapponese, consentirà agli studenti italiani e nipponici di recarsi rispettivamente a Hiroshima e a Brescia per compiere parte dei loro percorsi di studi, ma non solo: l’accordo è infatti esteso ai docenti e ai ricercatori. Tutto è stato reso possibile grazie al corso di laurea “Health&Wealth” attivato a Brescia, che ha riscosso interesse da parte dell’ateneo nipponico, da sempre attento agli aspetti che legano sport e medicina. Accordi analoghi sono stati nel recente passato siglati anche tra la Facoltà di Economia e la Osaka Gakuin university.
Le parole di Maurizio Memo, prorettore delegato alla Ricerca e all´internazionalizzazione, riportate sulle colonne di Bresciaoggi: “Italia e Giappone sono affini anche per una caratteristica particolare: sono tra le nazioni più longeve al mondo. Questo rende interessante lo scambio scientifico, perché possono nascere proposte innovative in tema di active ageing, promozione di nuovi stili di vita e tecnologie per l´incentivazione del benessere dell´uomo nell´ambiente”.
(red.)
Brescia e Hiroshima al centro di uno scambio scentifico ? A proposito di "tecnologie per l’incentivazione del benessere dell’uomo nell’ambiente", secondo il programma NATO di condivisione nucleare a Ghedi sono conservate 40 bombe atomiche B61-4 di potenza variabile tra 45 e 107 chilotoni…