Allarme della categoria: in città una quarantina di taxisti abusivi

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Per ora lo spauracchio rappresentato da Uber, l’applicazione via smartphone che mette in contatto diretto i passeggeri e gli automobilisti privati che si offrono di trasportarli, non è ancora concreto, ma certo i taxisti abusivi continuano a creare danno a quelli regolari. A lanciare un nuovo allarme sono i 103 operatori cittadini, in occasione della presentazione delle nuove tariffe introdotte a febbraio ed ora applicate.

Da cinque anni i prezzi del servizio reso dagli operatori era bloccato, ora sono state adeguate le tariffe urbane, introdotto un aumento per i viaggi con a bordo più di quattro clienti (sono già una quindicina le vetture da sei posti in servizio a Brescia, più una navetta da otto posti) e abolito il fermo d’auto.

In attesa di capire se anche in città prenderà piede Uber (qui il sito dell’applicazione, qui tutte le informazioni), le categorie dei taxisti cittadini lamentano già una situazione difficile con gli abusivi. A lanciare l’allarme, sulle colonne di Bresciaoggi, Massimo Sanguinelli, presidente della cooperativa Radio Taxi: "Gli irregolari sono tantissimi. Certo, l’Amministrazione si è mossa. Con l’operazione Yellow Taxi in due interventi sono stati sequestrati qualche mese fa 12 veicoli. Ora ci auguriamo che i controlli continuino. Diversi sono africani. A volte intercettano i passeggeri sui binari della stazione, offrono il servizio quando arrivano i treni. O lasciano i biglietti con il loro numero di telefono nei bar".
(red.)

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