Fondazione Luigi Micheletti e Associazione Industriale Bresciana presentano, mercoledì 15 aprile alle 17.30 presso la sede AIB di Via Cefalonia, l’ampia ricerca di Giulio Schiannini “Professionisti, imprenditori, politici e sviluppo industriale”. Intervengono Federico Ghidini, presidente Giovani Imprenditori di AIB, l’autore Giulio Schannini, Roberto Romano, Sergio Onger e Carlo Simoni.
Tra la fine del XIX secolo e la Prima guerra mondiale la provincia di Brescia fu teatro di un impetuoso decollo industriale che la fece annoverare fra i territori maggiormente industrializzati d’Italia. Il libro, sulla base di una ricchissima documentazione archivistica, ricostruisce questo straordinario processo di industrializzazione attraverso le esperienze di alcuni singolari personaggi, professionisti, politici e imprenditori locali e forestieri. Riemergono così dall’oblio alcune figure poco note, come gli svizzeri Hossly e Baebler, i milanesi Galli, Bianconi e Leixel, e ancora Ercole Lualdi, l’avvocato Ventura, l’ingegner Bresciani, l’eclettico valtrumplino Bagozzi, uomini che seppero trovare il modo di superare il ritardo industriale della provincia aprendo la via all’insediamento di nuove imponenti imprese nel campo manifatturiero tradizionale e in settori del tutto nuovi attraverso l’adozione di innovativi processi tecnologici. Emblematici al riguardo, la nascita dell’industria idroelettrica locale, i casi dell’elettrochimica e della siderurgia; dall Bonara Italian Steel and Tin Plate Manufacturing Company di Darfo, alla Società Elettro Siderurgica Camuna fino ad arrivare all’ingegner William Scott e la Brescia Mining and Metallurgical Co. Di Bovegno.
Il ruolo dei professionisti nello sviluppo dell’economia bresciana tra ‘800 e ‘900: il caso dell’avvocato Paolo Ventura e dell’ingegner Tobia Bresciani; le carte dell’avvocato Giovanni Quistini e di Federico Bagozzi nell’organizzazione del consenso tra industria e politica nella Brescia zanardelliana.
Questi personaggi, e molti altri, con un efficace lavoro di sollecitazione e propaganda, crearono il trait d’union tra pubblico e privato, in una felice combinazione d’intenti e risultati che ancora oggi è inevitabile guardare con interesse. Attraverso il caso bresciano, l’autore ci consegna così un’opera preziosa per la storia dell’industrializzazione italiana.
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Perenthaler Ermanno
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