Immigrati, Beccalossi (FdI): inaccettabile scabbia in Lombardia, curiamoli a casa loro

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"Oltre al rischio terrorismo, ora anche quello igienico-sanitario. Ciò è inaccettabile. Di scabbia e malattie simili in Italia non ne sentivamo più parlare, se non come rare eccezioni. Per tutti noi erano patologie archiviate da moltissimi anni. Oggi, invece, tornano tristemente d’attualità e metteno a rischio la salute dei cittadini. Tutto ciò a causa di un’immigrazione incontrollata e dalle dimensioni enormi". Lo dice Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio della Lombardia e dirigente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, commentando la notizia diffusa dall’assessore alla Salute del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, secondo cui "quattro sospetti casi di scabbia sono stati rilevati dagli operatori sanitari questa mattina tra i profughi in attesa di essere trasferiti dalla Stazione Centrale al centro d’accoglienza di via Corelli". 

"Majorino, importante rappresentante del Pd, chiede a Regione Lombardia di istituire un presidio permanente nei luoghi dove spontaneamente arrivano i profughi? Noi, che governiamo Regione Lombardia – prosegue Viviana Beccalossi – chiediamo invece a Matteo Renzi di porre fine, con azioni forte e decise, allo scempio-immigrazione che sta provocando decine di migliaia di morti e un disagio enorme agli italiani e danni elevatissimi all’economia del nostro Paese e della Lombardia. Con una brutta novità, che ora dobbiamo anche preoccuparci di non prendere delle malattie e di non farle prendere ai nostri figli, visto che oltre ai casi di Milano, si segnalano centinaia di situazioni analoghe tra i migranti che arrivano sulle nostre coste e vengono trasferiti nelle varie regioni. Ci resta solo una possibilità: bloccare, anche con la forza, il flusso migratorio e aiutare questa povera gente a casa loro". "Stop alle pezze che cercano di sanare uno strappo che non può essere ricucito – conclude Viviana Beccalossi – . Se le politiche del Governo Renzi e del Comune di Milano sono quelle di assecondare e favorire l’accoglienza passivamente, non basteranno tutte le nostre navi militari e da crociera per portare in Italia l’ondata di immigrati che guardano al nostro Paese. Qualcuno fa finta di non sapere che in Africa vive oltre un miliardo di persone".

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1 COMMENT

  1. Un Paese che è sopravvissuto al fascismo, al neofascismo, al postfascismo, insomma ai camerati della Beccalossi, non si fa certo intimorire da un po’ di scabbia…

  2. L’immigrazione è un fenomeno inarrestabile solo per i nostri politici inetti che stanno pregiudicando il futuro dei nostri figli e distruggendo quello che ci hanno lasciato i nostri padri con enormi sacrifici . In altri paesi sanno bene come fermarli.

  3. L’America di obama (scritto volutamente minuscolo in quanto con Carter è il peggior presidente USA del dopoguerra), america che dovrebbe essere accogliente multirazziale e via cianciando che fa? riporta a Cuba i profughi ripescati in mare, ha un muro al confine con il Messico e la sua polizia se c’è da sparare non ci pensa due volte.
    La Spagna non più tardi di 10 giorni fa ha sparato ai clandestini che volevano entrare nell’enclave di Melilla: nessuna è entrato in territorio spagnolo, e la recinzione è stata fatta con fondi europei!

  4. A casa loro: ecco una frase che ieri persino Walter Veltroni, non proprio leghista, nè razzista nè di destra, ha pronunciato in un’intervista su Sky come unica soluzione realistica e praticabile difronte ai fenomeni altrimenti inarrestabili di immigrazione dal sud al nord del pianeta. In altre parole, lo sforzo, politico e soprattutto economico di chi "sta meglio", deve essere indirizzato a creare nei paesi di origine le condizioni minime di sopravvivenza, di lavoro e di dissuasione politica ad immigrare. Su tutte la risoluzione delle guerre in apparenza etniche ma spesso solo di controllo economico che servono solo a foraggiare l’industria armiera mondiale, l’unica a non conoscere crisi. La Comunità Europa, grande assente per ora nel dibattito e nei fatti, deve sganciarsi per questo dalla sola gestione dell’ emergenza, scaricata peraltro soprattutto sull’Italia, con le conseguenze che tutti vediamo.

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