Con l’annuncio di questa mattina al museo Maxxi di Roma, l’opera che Christo realizzerà sul Lago d’Iseo non sarà più solo un’idea alla quale aspirare ma una passerella sul lago, “percorrendo la quale si avrà la sensazione di camminare sulle acque, parola di Christo”, scherza l’artista di origini bulgare ma americano di adozione giocando con il suo nome.
Non è certo la prima volta che l’artista realizza maxi opere spettacolari. Fino al 2009 lo faceva con la moglie Jeanne-Claude, scomparsa prematuramente, ma sul Sebino sarà costretto a fare tutto da solo. La scelta di tornare a lavorare in Italia è stata del tutto volontaria e, a quanto racconta lo stesso Christo, anche molto positiva “non è vero che siete il Paese della burocrazia, i miei lavori sono complessi, necessitano di preparazione, della collaborazione di enti, di centinaia di permessi, ho incontrato persone competenti, disponibili, tutto è filato liscio”. Intanto l’artista si è preparato a realizzare l’opera – The Floating Piers – che sarà una sorta di passerella che da Sulzano condurrà fino a Monte Isola e poi ancora fino all’isola di San Paolo, lungo un percorso pedonale di tre chilometri con pontili larghi 16 metri. I lavori inizieranno a giugno 2016.
grande christo…non vedo l’ora di vederla e camminare sulle acque del sebino
grazie per aver scelto casa nostra…sarà uno spettacolo unico
incredibile, sono l’unico a pensare che una passerella sul lago non merita di essere chiamata arte?
Si.
hai pienamente ragione per me!!!!
Gentile Nick, purtroppo l’arte e molte altre espressioni artistiche necessitano di preparazione e cultura che si apprende con studio e fatica. Non basta guardare e dire bello o brutto, questa è arte o no. Non sono categorie sufficienti. La stessa cosa la pensavano molti all’arrivo di un genio come Picasso o come Depero, Marinetti ecc. L’arte deve essere questo, stimolo ed avanguardia nella sensibilità. Liberi di non apprezzare o di farlo. Ma per cortesia cerchiamo di avere meno superficialità.
è solo grazie a questa installazione che anche tra 500 anni il lago d’iseo sarà conosciuto il tutto il mondo.
"se la chiamano arte sarà arte"