Ha sempre confessato di non essere l’autore dell’omicidio, di essere scappato solo per paura dopo aver trovato il corpo della donna priva di vita. Alessandro Musini, l’uomo in carcere per il delitto di Castenedolo, potrebbe presto essere scagionato o incriminato definitivamente. E’ delle ultime ore infatti la notizia che la polizia scientifica starebbe cercando di risalire all’identità della persona della quale sono stati trovati tra le mani della vittima due capelli, che potrebbero rappresentare l’indizio risolutivo del caso. Rilievi scientifici sono in corso anche per quanto riguarda del possibile materiale organico trovato sotto le unghie della donna.
Nessun indizio decisivo invece, almeno fino ad ora, per quanto riguarda le impronte e il sangue sul manico di accetta ritrovato in un parco a Castenedolo (leggi la notizia): il sangue non appartiene ad Anna, e le impronte non sono del marito.
(red.)