Non era previsto nell’ordine del giorno, dove si parlava di semplice "presentazione", e non è stato votato: è stata rimandata a una futura assemblea l’approvazione dello Statuto della nuova Provincia di Brescia.
Riuniti presso l’aula magna dell’istituto per geometri Tartaglia di Brescia, i sindaci di moltissimi di comuni bresciani (complessivamente 206) hanno assistito ieri ad uno scontro di natura politica all’interno dell’assemblea. Visto che l’ordine del giorno della convocazione non parlava di "approvazione" alcuni dei sindaci di Lega Nord e Fratelli d’Italia si sono opposti alla votazione dello Statuto e anche alla votazione per la modifica last-minute dell’ordine del giorno stesso (che sarebbe poi stata impugnabile).
Lo Statuto, elaborato da una commissione di otto membri scelti tra i 16 consiglieri provinciali a cui Mottinelli ha affidato le deleghe, conterrebbe tra l’altro alcuni elementi di scontro, come ad esempio il rifiuto della commissione di istituire sottogruppi (politici) all’interno dell’assemblea, o la richiesta (accettata) del sindaco del capoluogo di rafforzare l’operatività della Giunta dei sindaci dell’hinterland, richiesta che presto ha portato altri ad avanzare analoghe richieste.
In merito all’assemblea di ieri, il presidente Mottinelli ha espresso un commento riportato sulle colonne di Bresciaoggi in edicola stamane: "Governare un´assemblea di tanti sindaci comporta degli imprevisti e non sono sorpreso, credo che siano legittime le perplessità sollevate e ho voluto garantire l´ineccepibilità dell´atto. Ora mi auguro che chi si è espresso in maniera difforme badi alla sostanza del documento".
(red.)