Ludopatia, la Lombardia inasprisce le leggi: multe fino a 15mila euro per chi viola le distanze

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Ulteriore stretta dal Consiglio regionale sulla diffusione di slot machine e apparecchiature per il gioco d’azzardo patologico. In linea con le diverse iniziative volte a contrastare il fenomeno della ludopatia, l’Aula ha approvato oggi all’unanimità un nuovo progetto di legge (relatore Fabio Rolfi, Lega Nord) che modifica e integra la legge regionale principe in materia, ovvero la 8/2013. Le novità principali riguardano l’installazione di nuove apparecchiature per il gioco d’azzardo elettronico (che viene esclusa dalle procedure di Scia/Dia), l’obbligo di richiedere il permesso di costruire per le nuove sale giochi, per l’ampliamento delle esistenti o per il mutamento della destinazione d’uso di immobili e la sanzione pecuniaria fissa a 15.000 euro con sigillo dell’apparecchio per chi viola le distanze minime dai luoghi sensibili. Non trascurabile la modifica che equipara a “nuove installazioni” i rinnovi contrattuali degli apparecchi già esistenti.  

“Siamo certamente soddisfatti – afferma Fabio Rolfi – per l’approvazione unanime da parte dell’Aula del Consiglio regionale, un segno di grande maturità istituzionale proveniente dalla terza assemblea legislativa del Paese. Ancora una volta la Lombardia si è mostrata avanti anni luce rispetto al Governo centrale, andando a inasprire l’attuale normativa regionale per il contrasto alla ludopatia. Con questa legge infatti si introducono novità importanti che migliorano la normativa vigente con disposizioni ancora più incisive. Fra queste certamente la più importante è quella concernente il requisito della distanza minima di cinquecento metri, che varrà non soltanto per le nuove attività, ma anche in caso di rinnovo dei contratti."

“Purtroppo però, stando alle numerose indiscrezioni provenienti dalla stampa, gli sforzi fatti dalla Regione e dai tanti sindaci che hanno deciso di muovere guerra al gioco d’azzardo incontrollato, rischiano di essere vanificati dalle annunciate disposizioni del Governo in materia di disciplina fiscale, dove si paventa la possibilità di rendere nulli tutti i provvedimenti adottati dagli enti del territorio in questo ambito. Ancora una volta le istituzioni romane si stanno dimostrando prone nei confronti dei signori delle lobby del gioco d’azzardo, fregandosene – conclude Rolfi – di quelle migliaia di cittadini messi sul lastrico a causa del gioco d’azzardo patologico. "

Approvato a larga maggioranza un ordine del giorno della Lega Nord (firmatario Massimiliano Romeo) che impegna la Giunta a intervenire sul Governo centrale perché il decreto legislativo sulla delega fiscale non limiti l’autonomia degli enti locali nella lotta all’azzardopatia, vieti la pubblicità del gioco d’azzardo in misura uguale ai prodotti da tabacco, tassi pesantemente i ricavi dei concessionari e anche le vincite.

razie a questo provvedimento, nel giro di due o tre anni, in tutte le città della Lombardia verranno praticamente dimezzate le slot e le macchinette e, al massimo entro cinque o sei anni, alla scadenza dell’ultima licenza oggi in vigore, non ce ne sarà più nemmeno una. A tutti coloro che proprio vogliono giocare, consiglio una bella partita al vecchio sano biliardino". Lo ha detto l’assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, a margine del voto con il quale, all’unanimità, il Consiglio regionale ha approvato le modifiche alla Legge regionale 8/2013 ‘Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco patologico’.

"La nostra legge contro la ludopatia – ha proseguito Viviana Beccalossi – è già da mesi il più efficace provvedimento per contrastare, o provare a limitare, la diffusione di una vera e propria malattia, che, come altre e ben più note dipendenze, colpisce soprattutto le fasce più deboli della popolazione. In questo anno e mezzo, grazie alla norma, sono stati rafforzati controlli, sanzioni, limitazioni degli orari di apertura e, soprattutto, impedite nuove aperture grazie alle distanze di 500 metri dai luoghi sensibili". “Regione Lombardia – ha concluso Viviana Beccalossi – ha fatto tutto il possibile per evitare una diffusione incontrollata e disordinata delle slot in locali che dovrebbero occuparsi di tutt’altro. Uno sforzo che mi auguro non venga annullato dal Governo, che, in nome di entrate fiscali facili e sicure, sarebbe disposto a vanificare tutti i provvedimenti delle Regioni. Rivolgo per questo un appello al Comune di Milano, che in questi messi ha lavorato bene per applicare le norme anti ludopatia, perché si batta con noi e impedisca che venga dato l’ennesimo schiaffo ai cittadini".

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1 COMMENT

  1. Tanto poi da settembre l'ingresso della nuova legge di stabilità del governo manderà in fumo tutte queste trovate inutili… Togliete le ricevitorie, il tabacco, i gratta e vinci, SISAL e snai…insieme alle slot, altrimenti non serve a nulla…

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