Il nuovo piano strategico 2015/2019 di A2A è stato presentato dal presidente del Consiglio damministrazione di A2A Giovanni Valotti dallamministratore delegato della società Luca Valerio Camerano in un incontro organizzato nella white room delcomplesso Santa Giulia dove si sono incontrati il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, il suo vice, Laura Castelletti e numerosi consiglieri e assessori bresciani oltre al presidente di Aib, Marco Bonometti.
Per Brescia il futuro di A2A è già iniziato con un doppio investimento sull’ambiente per l’eliminazione del cromo esavalente nell’acqua e la sostituzione delle lampade al led in tutta la rete pubblica che terminerà tra un anno.
Un annpo e mezzo fa la fusione delle due municipalizzate di Brescia e Milano ha dato vita ad A2A e nell’intento della dirigenza è evidente lassoluta discontinuità con il passato e la nuova strategia, con la multiutility maggiormente radicata nei territori.
In cinque anni la società investirà oltre 2 miliardi di euro ed entro il 2019 punta a ridurre il debito di 800 milioni, oltre ad aumentare il margine operativo lordo di 1,35 miliardi. Per gli azionisti vorrà dire il raddoppio dei dividendi in cinque anni.
Il raddoppio dei dividendi in cinque anni riducendo di 200 milioni all’anno l’indebitamento ? Meglio approfondire e leggere con calma il piano idustriale anche per quanto attiene la gestione caratteristica con quel rilevante aumento del MOL di 1,35 miliardi. A meno che tutto non si riconduca poi alla fine alla crescita cosiddetta esterna (fusioni, acquisizioni, incorporazioni, ecc.) cioè, in sintesi, alla nascita della megautility del Nord con lo spetttro all’orizzonte della perdita del controllo da parte dei Comuni di Brescia e Milano. Calma e sangue freddo.