“Non ci sono elementi di prova a far ritenere che Elvis ed Alban Elezi avessero capacità di arruolamento nelle file dell’Isis o fossero in diretto contatto con persone aventi tali potestà”A dirlo, anzi a scriverlo nelle motivazioni della sentenza che ha portato alla scarcerazione dell’albanese Elvis Elezi, è il Tribunale del Riesame.
Il giovane albanese era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta antiterrorismo della Procura di Brescia che puntava a sgominare una presunta cellula terroristica attiva tra l’Italia e l’Albania per l’arruolamento di potenziali combattenti da spedire in Siria e di cui Elvis avrebbe fatto parte. Secondo l’accusa il ragazzo sarebbe stato coinvolto anche nell’arruolamneto di Anas El Abboubi, il 23 enne marocchino residente a Vobarno arrestato anch’esso per sospetto di terrorismo ma rilasciato per mancanza di prove e subito dopo partito per la Siria da dove non ha più fatto ritorno.
Diverso il destino di un altro arrestato nell’ambito dell’in chiesta: Halili El Madhi, autore di “Lo Stato Islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare”, volume che per il Riesame “ha finalità di suscitare nuove adesioni all’Isis”. Motivo per il quale i giudici del Riesame hanno disposto per lui gli arresti domiciliari.
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vabbè, gli arresti domiciliari… mica è innocente!
Riassumendo, per quanto se ne sa ora, uno è proprio innocente e ha subito un abuso bello e buono (chissà se sarà mai adeguatamente risarcito e se chi l’ha calunniato pagherà?) e l’altro è ai domiciliari, di fatto, solo per avere scritto delle cose, probabilmente non condivisibili e persino aberranti, ma sempre e solo di espressione di idee si tratta (c’è in giro gente che sostiene libertà di espressione persino per idee fasciste o naziste…). Sapere che si può finire in galera su basi tanto inconsistenti è preoccupante; oggi tocca agli islamici, domani a chi? Ti credo che quell’altro se l’è svignata appena ha potuto.