Obiettivo centrato: grazie a una performance di grande concretezza, arricchita da spunti personali di rilievo, l’An Brescia vince anche il ritorno della semifinale dei playoff, guadagnandosi, per la quarta volta consecutiva, il diritto a giocarsi il titolo nazionale. A Mompiano, la squadra di Sandro Bovo supera la Carpisa Yamamay Acquachiara, per 13 a 7 (4-3, 3-1, 3-1, 3-2, i parziali). Alla vigilia, le intenzioni di Presciutti e compagni erano di esprimere tutto il proprio potenziale per non alimentare le speranze dell’Acquachiara di tenere aperta la possibilità della bella, e, a parte un breve scorcio a inizio gara, tutto è filato in maniera piuttosto liscia: in apertura del match, la formazione napoletana si è portata sul 2 a 0, poi, però, il pallino del gioco è passato completamente nelle mani dei padroni di casa e, per la compagine di Paolo De Crescenzo, la sfida si è risolta in un vano inseguire. A determinare l’andamento dell’incontro non sono state le mancanze dell’Acquachiara (che, per altro, ha dovuto fare a meno di una pedina importante come Antonio Petkovic), quanto la determinazione e le qualità dell’An (che, da parte sua, ha tenuto precauzionalmente in panchina Deni Fiorentini, a causa di un problema al collo acuitosi durante il riscaldamento): efficace tanto la prestazione difensiva, quanto il lavoro dei centroboa, notevole la lucidità sotto porta, il tutto, come detto, grazie a una concentrazione e una tensione agonistica che non sono mai venute meno per tutto l’arco dei quattro tempi.
«Con serenità e grande convinzione – dice il presidente dell’An, Andrea Malchiodi -, approdiamo alla quarta finale, e ci arriviamo senza considerare quanto è avvenuto in passato, ma con l’entusiasmo e la grinta della proverbiale “prima volta”. Questa sera abbiamo giocato con la massima concentrazione dando forma a una prestazione tanto elegante quanto incisiva; nei due match di semifinale, abbiamo dimostrato di avere la determinazione necessaria per togliersi delle belle soddisfazioni e, ora che siamo giunti all’appuntamento clou, siamo pronti a dare il tutto per tutto».