Pestaggio al parco Castelli: il 17enne ha salvato l’amica dalla baby gang

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Il 17enne che ieri è stato aggredito e picchiato a sangue da un gruppo di cinque ragazzini mentre attraversava il parco Castelli, non sarebbe stata la preda. Secondo quanto ha raccontato il padre del ragazzo in un post-sfogo su Facebook il 17enne avrebbe cercato di proteggere la sua ragazza. I cinque aggressori – quattro nordafricani e un italiano – avrebbero preso di mira la ragazza del 17enne che stava camminando con lui lungo il parco. Quando si è accorto che le attenzioni dei cinque erano rivolte alla ragazza, il 17enne l’ha fatta allontanare per poi affrontare la violenza del branco da solo. Violenza che gli è costata il setto nasale e una serie di botte e contusioni, oltre ad un grande spavento.

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10 Commenti

  1. Io non esagererei con gli allarmismi o le parole bullismo e simili…quando avevo 15 anni nessuno ti proteggeva dai bulli e siamo cresciuti tutti (o quasi). Da che mondo è mondo i giovani uomini si confrontano attraverso la violenza. Sono gli umani, gente…

  2. in 5 contro uno? Io sono di Lamarmora e quando ero un ragazzo era una zona molto popolare, BS2 era ancora da costruire. Se facevi una cavolaia del genere di pestare un ragazzo in 5 contro uno, la sera dopo sotto casa ne avevi 10 io venti ad aspettare gli "eroi"… e te la insegnavano loro la parola RISPETTO se i tuoi genitori erano distratti e non lo avevano già fatto. 5/1 conigli! Vorrei vedere le loro facce!

  3. Grandissimi pezzi di m……, senti nick, ma da dove cavolo vieni? Scommetto che sei Extracomunitario pure tu…… Un uomo perbene non ragionerebbe mai come ragioni tu, complimenti, non vorrei mai essere tra le tue amicizie.

  4. è brutto da dire ma per me ha ragione Nick, ma io sono cresciuto a san polo, e non erano extracomunitari ma meridionali e le scene erano le stesse. Quando c’è disagio e ci sono poche inizative sul territorio di assistenza sociale succedono queste cose.

  5. mi fa molto ridere il fatto che tu voglia fare il walker texas ranger di turno quando probabilmente il massimo confronto con una realtà disagiata che hai avuto è un diverbio sulla coda al supermercato. Il ragazzino ha 17 anni, e come una volta, queste situazioni si svolgono tra ragazzi della stessa età, perchè per me solo così chi aggredisce riesce a sfoderare la rabbia necessaria per fare un atto del genere. E se tu a 17 ti fossi trovato di fronte ad una situazione del genere, credimi, avresti visto la cattiveria negli occhi del leader del gruppo che da il via alla mattanza, perchè costui non ha nulla da perdere, perchè la violenza lo rende personaggio, perchè poi se ne può vantare, perchè lo mitizza, e tu non puoi fare altro che difenderti alla bella meglio, cercando almeno di rifilargnene un paio. A te che subisci ti hanno insegnato che devi rispettare le persone, ad altri no. In definitiva, sicuramente saresti stato tra il 99% delle persone che si sarebbe leccato le ferite, magari orgoglioso di avergliene rifilato almeno uno. Con quello che hai scritto si vede chiaramente che non hai maiu vissuto situazioni di periferia, la pistola te la mettevano dvove non batte il sole.

  6. Peccato non fossi in zona in quel momento, avrei aiutato molto volentieri quel povero ragazzo da quei codardi. Ps: brescia e' piccola, prima o poi toccherà anche a voi…

  7. un grazie al ragazzo che ha insegnato ai rassegnati, ai senza cuore, a quelli che filosofeggiano. Ci sono momenti che non c’è molto da fare, il bene da una parte il male dalla parte opposta. Ci vuole coraggio e lui ne ha avuto. Non è da tutti! Ma come dicono "chi ha coraggio muore una volta, chi ha sempre paura muore mile volte". Sarebbe bello saltassero fuori i nomi dei 5 supereroi… Ci sarebbe da fare visita a loro a volte la civiltà viene insegnata anche con qualche ceffone (io ne so qualcosina avendone presi più d’uno). PS vera la storia di Lamarmora….

  8. ancora c’è chi si nasconde dietro a queste banalità…. hahhahaha La verità è che si abbassa il proprio indice di coraggio. Tutto qui, perché se loro sono certi dell’intervento di più persone, di un intervento come dire allargato quasi sociale, allora stanno attenti. Ma se sei certo di farla franca…. E non mi venite a dire che al parco Castelli ci vanno i disagiati…. Tutte scuse. Statevene chiusi ad avere paura e giustificateli sempre… vedrete dove finiremo…

  9. come parli bene hangover…..sei uno psicoterapeuta con laurea all ‘ università della flatulenza di roma , specializzazione in petologia comparata ! Bum

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