A seguito di una complessa ed articolata indagine svolta dal Commissariato di Desenzano del Garda e culminata con l’esecuzione di un decreto di perquisizione emesso dal pm Ambrogio Cassiani,è stato indagato in stato di libertà un cittadino italiano di anni 40, residente a Bovezzo, per il reato di detenzione di materiale pedo pornografico. Nell’appartamento dell’uomo gli agenti hanno infatti rinvenuto diverso materiale informatico tra cui alcuni computer, hard disk esterni, dvd.
La successiva analisi ha permesso di scoprire di accertare che lì erano registrati circa 500 filmati di carattere pedopornografico che ritraevano adolescenti ripresi in atteggiamenti intimi o durante la consumazione di un rapporto sessuale. In alcuni video i soggetti ripresi risultavano essere inequivocabilmente bambini in età dell’infanzia e le scene particolarmente ripugnanti. I filmati non sono stati autoprodotti dall’indagato ma da quest’ultimo scaricati dalla rete attraverso appositi programmi di condivisione file.
Molti dei video erano masterizzati su dvd e questo rafforza l’ipotesi della destinazione commerciale del materiale, indirizzato ad alimentare il florido mercato illegale della pedopornografia.
Tra il materiale rinvenuto durante la perquisizione vi era anche una video camera di piccole dimensioni alloggiata in una cassa acustica realizzata artigianalmente, vuota all’interno e con un foro ben celato, attraverso il quale potevano realizzarsi riprese video all’insaputa dei presenti.
L’uomo è stato indagato alla procura della Repubblica per il reato di detenzione di materiale pedopornografico con l’aggravante specifica rappresentata dall’ingente quantità dei video rinvenuti. Le indagini proseguono per individuare gli acquirenti a cui erano destinati i video in questione nonché l’utilizzo del congegno ritrovato.
I siti da cui sono stati scaricati i filmati verranno segnalati alla Polizia Postale per i provvedimenti di competenza.
oltre ad essere malato è anche uno che vuol fare business…complimen ti, bella persona italiana. questo dove lo mandiamo?
che brutti istinti che mi vengono di fronte a queste persone
indagato? se trovi materiale pedopornografico ti indagano e basta? bella giustizia…
Essere ripugnante. La cosa peggiore è che , come in casi di violenza sessuale contro donne e pedofilia queste persone vengono indagate a piede libero. Bastardi!!!
Proprio nel mio paese! Ma si scoprirà prima o poi!
non dimentichiamo di ringraziare le forze dell’ordine. Perché scoprire questi qui non è facile per nulla. Complimenti ottimo lavoro!
Si conferma che nel bresciano la pedofilia e la pedopornografia è un fenomeno tristemente diffuso. Ricordiamo bene che anche persone e ambienti che dovrebbero dare solo buoni esempi si sono macchiati di questi infami delitti e giustamente sono condannati in galera. La castrazione chimica ( per tutti ! ) potrebbe essere una pena esemplare.
a volte la giustizia fa il suo corso….
Ke dicono i coccola bresciani? Noi del congo mai fare quesde robe skifose. Noi del congo magari roubare frutta a frutivendolo, ma non doccare mai bambini. Berche’ cosi cattivi bresciani?