Aquila, cinquemila le penne nere bresciane. Adunata 2016 ad Asti

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Chiusa un’adunata, da ieri sera si pensa ad Asti, sede dell’appuntamento nazionale numero 89, ma Brescia e i bresciani guardano anche un po’ più avanti, alla numero 92 del 2019 per la quale la nostra città ha presentato la candidatura (leggi la notizia).

La festa andata in scena ieri a l’Aquila è stata come sempre emozionante, sia da vivere dall’interno che da vedere tra gli spalti o in televisione. Tanti, tantissimi, i bresciani scesi per dare una testimonianza di vicinanza non solo ai "colleghi" ma anche alla popolazione che sta cercando a fatica di uscire dal terremoto del 2009 che provocò ben 308 vittime. 

I 5mila alpini bresciani hanno sfilato, per sei chilometri, a partire dalle 16. A guidare la delegazione le mille penne nere della delegazione Valcamonica, preceduti dalla fanfara di Piancogno e dallo striscione "Alla memoria il nostro operare". Dopo di loro è toccato a quelle della Monte Suello di Salò, con lo striscione che recitava "Gli angeli? In cielo hanno le ali, in terra la penna", e infine quelle della città.  Dietro la fanfara Tridentina, c’erano il presidente sezionale Gian Battista Turrini, l’assessore Valter Muchetti in rappresentanza del Comune e poi loro, i 3mila alpini, con lo striscione che recitava "Ma nel cuore nessuna croce manca".
(red.)

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