L’accusa è quella di violazione della legge elettorale. Ad averla lanciata sono cinque dei sette candidati sindaco del Comune di Lonato del Garda, che considerano fuorilegge l’affissione di manifesti sulla Tasi decisa dall’attuale amministrazione.
Daniela Carassai (Ritrovo Lonato), Eraldo Cavagnini (L’Altra Lonato a sinistra ), Luca Chesini (Voltiamo pagina), Silvia Razzi (Lonato oggi) e Flavio Simbeni (Pd e Progetto Lonato) hanno presentato alla locale caserma dei Carabinieri un esposto. Gli stessi candidati hanno poi diffuso una nota congiunta: «L’affissione dei manifesti viola l’articolo 9 della legge del 22 febbraio 2000; quello che dispone che dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto le amministrazioni pubbliche non possano svolgere attività di comunicazione; a eccezione di quelle effettuate in forma impersonale e indispensabili per l’assolvimento delle proprie funzioni. Hanno sostanzialmente usato soldi pubblici per la propaganda elettorale, e per questi motivi chiediamo che l´autorità competente, valutati i fatti, prenda i provvedimenti e le iniziative opportune».
Il manifesto in questione recita "Senza Tasi si può".
Cresce dunque la tensione in vista del comizio elettorale di domani sera, per il quale nei giorni scorsi non sono mancate le polemiche (leggi la notizia; qui invece le liste che si presentano al voto).
(red.)