Brescia calcio moroso per mezzo milione di euro con il Comune

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Non bastasse la retrocessione in Lega Pro e la speranza appesa ad un filo del ripescaggio a preoccupare il Brescia calcio, ora ci si mette pure il debito da mezzo milione di euro che la società di via Bazoli deve pagare al Comune per l’uso degli impianti sportivi e della sede del centro San Filippo.

In questi giorni l’amministratore delegato del Brescia calcio, Rinaldo Sagramola, ha incontrato il direttore generale del Comune, Alessandro Beltrami, per trovare un accordo, e meglio ancora una mediazione. Accordo che potrebbe partire da una rateizzazione del debito, con un piano di rientro da concordare tra la Loggia e i nuovi responsabili della società calcistica.

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1 COMMENT

  1. Lo dicevo che il Brescia era una sola, ora lo capiranno anchge quelli che ci hanno creduto tanto da investire per non farlo fallire

  2. beh, se la Logia ci tiene tanto al Brescia, come ha sempre detto, che gli gfaccia lo sconto, anzi indulto e non se ne parli più

  3. Cosa? se io non pago una multa o una tassa o un bollettino dell’asilo di mio figlio mi mandano equitalia e a questi hanno lasciato in mano 500.000 euro??? Ma siamo pazzi?????

  4. Il brescia calcio è in mano alle banche. Non mi sembra etico consentire di rateizzare ad una banca il debito. o per lo meno, se non si applicano gli stessi tassi di interesse che praticherebbe la banca a parti inverse. Ricordiamo che, con 500.000 € si possono aiutare tanti poveracci o giovani.

  5. C’è un po’ di confusione. E’il Brescia Calcio S.p.A. a dovere ancora qualche vagonata di milioni di euro soprattutto a Ubi, che invece doveva svegliarsi anni fa per tentare di riprendersi i denari prestati (la banca esercita la funzione creditizia che consiste nel raccogliere denaro e prestarlo, stando bene attenta a farselo restituire). E pure il Comune di Brescia poteva svegliarsi prima: sin dal 2009 era stato allertato e sollecitato dagli amministratori della controllata S.Filippo S.p.A. difronte alle insolvenze del Brescia. Nell’uno e nell’altro caso ha prevalso troppo "buonismo attendista" verso Corioni, con i risultati che oggi si vedono.

  6. mica tanta confusione.Se il brescia non fosse in mano alle banche avremmo ancora corioni al timone di comando. Sono le banche che decidono chi e come pagarlo. O forse pensa che gli stipendi e i contributi li abbia pagati Sagramola??

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