Altri 16 profughi a Gavardo: per Rolfi c’è il rischio di un nuovo “Prealpino”

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Paolo Formentini, Simona Bordonali, Fabio Rolfi, Stefano Borghesi: la Lega ha messo in campo tanti pezzi grossi per manifestare tutta la propria insofferenza su ciò che sta accadendo a Gavardo. Dopo l’arrivo "a sorpresa" di altri 16 profughi, avvenuto nella giornata di lunedì, e la comunicazione ufficiale giunta solo tre giorni dopo, cioè giovedì, alcuni del vertici provinciali e regionali del partito hanno deciso di scendere in piazza per manifestare contrarietà verso il modus operandi del Ministero dell’Interno, e quindi della Prefettura.

Definito "autoritario" il comportamento della Prefettura che ha deciso senza coinvolgere le amministrazioni locali; le parole del parlamentare Stefano Borghesi sono riportate stamane sulle colonne di Bresciaoggi: "I Comuni non vengono coinvolti, e si trovano costretti ad accettare imposizioni dall´alto. Questa non è più democrazia. Si tratta dell´ennesimo esempio della politica demenziale del nostro Governo, e del ministro degli Interni Angelino Alfano in particolare. La politica dell´accoglienza serve solo a foraggiare privati e cooperative".  

Sulla stessa lunghezza d’onda il vicecapogruppo in Regione Fabio Rolfi, che tra le altre cose vede come concreto il rischio di creare uno stabile-ghetto a Sopraponte di Gavardo, dove sono stati alloggiati i profughi (i 16 nuovi arrivi si sono aggiunti ai precedenti 4): "Lo stabile si compone di 20 alloggi, chissà quanti profughi potranno ancora arrivare. Per il prefetto gli immigrati sono solo un pacco da spostare senza curarsi delle conseguenze sociali".
(red.)

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7 Commenti

  1. sarà così per molti comuni, ad esempio girano già da tempo voci dell’arrivo di un gruppo di una ventina di extra qua a Rezzato

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