Autostrada della Valtrompia, la Provincia chiede al Governo di firmare il via libera

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Il raccordo autostradale della Valtrompia, che dal casello di Ospitaletto raggiunge i Comuni di Concesio e Sarezzo, è certamente un’opera strategica per l’intero territorio bresciano.

Ne sono convinti il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli e i consiglieri Diego Peli e Antonio Bazzani che sono intervenuti ribadendo la necessità che il Governo intervenga prorogando la Concessione Autostradale a Serenissima.

«Si tratta di un lotto funzionale  – ha dichiarato il presidente Mottinelli – con riflessi di assoluta priorità per la mobilità su gomma del comparto produttivo bresciano, che incide sull’economia del distretto industriale di Lumezzane e della Valtrompia. Chiediamo dunque che l’opera rientri tra le priorità dell’agenda del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Governo».

Il finanziamento dell’intervento, che ammonta a circa 250 milioni di euro, è inserito nel Piano Finanziario della concessionaria Società Autostradale BS-PD, Serenissima.

ANAS ha proceduto a bandire la gara per i lavori di costruzione del lotto aggiudicandoli provvisoriamente nel 2012 all’ATI ICS Grandi Lavori Spa/Carena Spa. Nel dicembre 2013 ANAS ha quindi concluso l’acquisizione bonaria delle aree necessarie alla realizzazione dell’infrastruttura, provvedendo al loro pagamento e successivamente al loro frazionamento e alla loro volturazione.

«La procedura di aggiudicazione definitiva della gara per l’affidamento dei lavori è sospesa a causa dell’indisponibilità dei fondi da parte della Società Serenissima – ha ricordato il consigliere Peli – le risorse del Piano Finanziario sono infatti a oggi congelate, in attesa della proroga fino al 2026 dell’attuale Concessione Autostradale».

«Il provvedimento, a Palazzo Chigi, – ha sottolineato il presidente Mottinelli –  è seguito da Luca Lotti, al quale avevo fatto presente, incontrandolo a Roma, la necessità di sbloccare i fondi per la realizzazione dell’opera».

Il rinnovo della concessione fino al 2026, necessario, in quanto scade il 30 giugno, per non essere considerato proroga e quindi vietato dalla Commissione Europea, è legato all’approvazione del progetto definitivo dell’intera tratta autostradale Valdastico Nord.

«Se entro questa data non si giungerà all’approvazione definitiva della tratta Valdastico Nord – ha sottolineato il consigliere Bazzani – la concessione scadrà nei termini previsti e quindi verrà meno l’impegno assunto dalla concessionaria Autostrada Brescia, Verona, Vicenza Padova spa all’ erogazione del contributo promesso, a favore di ANAS, per la realizzazione del lotto n. 1, tratto Concesio-Sarezzo compreso lo svincolo di Concesio Il timore è che ancora una volta gli impegni presi, dopo tante, troppe parole, non si traducano in fatti per un’opera attesa da anni dal territorio».

La Provincia autonoma di Trento, con deliberazione n. 1352 del 22 giugno 2012, ha negato l’intesa sulla localizzazione dell’opera, ai sensi del comma 5 dell’art. 165 del D.Lgs. n. 163/2006, e quindi non è possibile procedere in via ordinaria alla “realizzazione” dell’opera suddetta (Corte cost., 25.2.2011, n. 62; 12.6.2013, n. 122; 27.11.2013, n. 274). Per superare questo ostacolo il CIPE, nella seduta del 10 novembre 2014, ha assunto motivate determinazioni in ordine all’esigenza di superare il dissenso manifestato dalla Provincia di Trento sulla localizzazione dell’autostrada A31 Valdastico Nord e di proseguire nello svolgimento dell’apposita procedura prevista dall’art. 165, comma 6, lettera a), del Dlgs 12 aprile 2006, n. 163 (codice dei contratti pubblici)1, ma il Ministro Graziano Delrio non sembra intenzionato ad insistere su questa procedura straordinaria e per questo gli è stata presentata un’ Interrogazione a risposta immediata alla Camera dei Deputati il 12/05/2015.

«Ci appelliamo al Ministro Graziano Delrio – ha concluso il presidente Mottinelli – affinché sia dato nel più breve tempo possibile il via alla realizzazione dell’opera. Chiediamo al Ministro di tenere conto dell’importanza strategica che l’autostrada della Valtrompia ha per il territorio bresciano, così come sottolineato con forza dal mondo imprenditoriale e dai sindaci interessati, non solo perché incide positivamente sull’economia del territorio, ma anche perché si tratta di un’infrastruttura strategica per la viabilità di una zona tanto trafficata da creare disagi e pericoli per il traffico e per la popolazione residente. Non possiamo accettare che territori privilegiati dalla finanza locale, come le Province Autonome, esprimano un diniego tassativo per lo sviluppo di altri territori. La Provincia di Brescia, quale Casa dei Comuni, continua dunque il suo ruolo di coordinamento affinché le esigenze dei territori e delle comunità siano non solo ascoltate, ma anche accolte e tradotte in azioni concrete da parte dell’Amministrazione Provinciale».

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1 COMMENT

  1. Interessanti questi articoli sponsorizzati… Peccato che il traffico sulla Val Trompia inizi proprio dopo la tratta oggetto dell’articolo, che attualmente è percorribile senza pagare pedaggio e con dei tempi ottimi. Altro sistema per portare via soldi ai lavoratori?

  2. ma perché continuiamo a farci del male da soli con cemento e con asfalto per autostrade e relativi svincoli perché? chi mangia in tutto cio’????

  3. la cosa che non si capisce è come i politici della valle – tranne qualche rara eccezione – continuino a sostenere un’opera ormai fuori dal tempo. il traffico – che obiettivamente è ancora rilevante – è fatto da automobili ed in misura ben ridimensionata rispetto a qualche anno fa da autocarri. Deduzione logica: non si deve trovare la soluzione per trasportare le merci (ormai le aziende hanno delocalizzato e per quanto se ne dica più ritorneranno in valle) ma le persone. Si continua a dire che autostrada e metro possono coesistere ma non è così. la metro è la soluzione per il traffico auto verso la città. Per il resto basta ed avanza ciò che c’è. sarebbe molto meglio mettere tutti gli sforzi al servizio di un progetto serio e sostenibile dell’allungamento della metro che come è ora non è ne utile ne sostenibile

  4. Concordo con max25, ormai le aziende storiche se ne sono andate dalla Valtrompia, ed il traffico attuale e composto per la stragrande maggioranza da auto che viaggiano, da e per la città, pertanto senza devastare ulteriormente il territorio, l’unica soluzione per rendere ancora più vivibile la valle, e estendere la metro fino al territorio di Gardone VT, ma evidentemente hai nostri politici interessa altro, mentre a quelli del Trentino la salvaguardia del territorio interessa eccome, e lo vediamo ogni volta che visitiamo le loro belle località.

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