Scontri a Cremona, arrestato bresciano. Magazzino 47: l’antifascismo non si processa

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Non sarebbe legato al Magazzino 47 il bresciano arrestato ieri mattina, in un’operazione congiunta delle questure di Cremona, Brescia e Bologna, accusato di aver creato disordini e vandalizzato la città di Cremona il 24 gennnaio, in occasione della manifestazione antifascista organizzata a seguito degli scontri tra il centro sociale Dordoni e Casa Pound che hanno visto un militante del centro sociale finire in coma.

In una nota il Magazzino 47 specifica che l’arrestato non è un attivista del loro collettivo, ma che comunque "a lui, e al compagno arrestato a Bologna, va tutta la nostra solidarietà e complicità", sostenendo che "è evidente, infatti, come sempre di più una stretta repressiva si scagli contro i movimenti sociali che ogni giorno lottano per casa, reddito e diritti sociali e che, come accaduto il 24 gennaio a Cremona, si dimostrano sempre pronti a combattere, con ogni mezzo necessario, la presenza di neofascisti e razzisti di ogni genere nelle nostre città".

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6 Commenti

  1. Ahahahahahahahahahah ahahahahahahahahahah ahah!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!! E questi sarebbero i portatori di uguaglianza, democrazia e tolleranza??? “sempre pronti a combattere, con ogni mezzo necessario” ???Ahahahahahahahaha hahahahahahahahahaha hahahah!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!! Ma per favore!!!!!! Poi piangono se li beccano e vengono messi a processo!!! Marx e Lenin si rivoltano nella tomba a sentire i loro sproloqui!

  2. vero combattono distruggendo, delinquono e vogliono essere ritenuti dei bravi ed onesti cittadini, prenderli a randellate sto …..

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