Export bresciano in crescita (+3,5%) ma meno rispetto al trimestre precedente (-1,5%)

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Nel primo trimestre del 2015, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite bresciane di beni sui mercati esteri risultano in diminuzione dell’1,5%; gli acquisti dall’estero sono in crescita del 4,4%. Nonostante il deprezzamento dell’euro, le esportazioni hanno subito una flessione che risulta in linea con la caduta del commercio estero internazionale.

Su base tendenziale, invece, le esportazioni crescono del 3,5% e le importazioni del 2,8%. In valore assoluto, ammontano, rispettivamente, a 3.588 e a 2.006 milioni di euro.

ESPORTAZIONI – Rispetto al primo trimestre del 2014, la tendenza positiva delle esportazioni è superiore sia a quella rilevata in Lombardia (+0,6%) che in Italia (+3,2%); la dinamica delle importazioni, positiva per quattro trimestri consecutivi, è in linea rispetto sia al dato regionale (+4,4%) che a quello nazionale (+2,2%). La crescita delle importazioni, che a Brescia è in atto ormai da un anno, è un segnale positivo: di una ripresa del ciclo produttivo, da parte delle imprese, e di una relativa maggiore vitalità della domanda, dal lato delle famiglie.

Tra i settori, l’aumento più significativo delle esportazioni, su base tendenziale, riguarda: apparecchi elettrici (+22,6%), mezzi di trasporto (+13,6%), sostanze e prodotti chimici (+12,2%), macchinari ed apparecchi (+7,7%).

La contrazione delle vendite all’estero di prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-21,7%) e dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (-10,0%) contribuisce a frenare la crescita dell’export bresciano.

Tra i mercati di sbocco, i più dinamici sono: India (+34,7%), Turchia (+32,4%), Regno Unito (+21,9%), Spagna (+17,0%), Cina (+13,1%) e Stati Uniti (+11,2%). Calano sensibilmente le esportazioni verso il Brasile (-31,0%) e la Russia (-24,1%) e in maniera più contenuta verso alcuni Paesi UE (Francia, Paesi Bassi, Belgio). A livello geografico, in termini di quote, aumenta l’importanza delle aree: America settentrionale (6,8%), soprattutto per il tasso di cambio più favorevole, e Asia (10,3%).

IMPORTAZIONI – Per quanto riguarda le importazioni, risultano in espansione gli acquisti nei settori: computer, apparecchi elettronici e ottici (+50,7%), apparecchi elettrici (+25,3%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+20,0%), metalli di base e prodotti in metallo (+6,4%).

Le importazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati (-50,2%), prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti (-8,8%), prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-7,1%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (-4,1%) sono in diminuzione.

Gli acquisti di prodotti hanno principalmente coinvolto i mercati di: Russia (+62,3%), Cina (+48,4%), Paesi Bassi (+8,8%) e Spagna (+4,2%). Sono invece diminuite le importazioni da: Brasile (-59,6%), Stati Uniti (-42,9%), Algeria (-35,3%) e India (-21,5%). In termini di quote, risultano penalizzate le aree dell’Africa (2,9%) e dell’America settentrionale (1,5%) a favore di Europa UE a 28 (70,3%) e Asia (15,4%).

Il saldo commerciale è positivo (+1.582 milioni di euro), in aumento del 4,4% rispetto a quello del primo trimestre del 2014 (+1.516 milioni di euro).

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