Danneggiarono il gazebo della Lega Nord, obbligo di firma per i tre responsabili

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Sono tre i responsabili del danneggiamento al gazebo della Lega in corso Palestro del 30 maggio scorso. La Digos, che ha condotto le indagini ritiene però che non si tratti di un semplice atto vandalico bensì di un “attentato contro i diritti politici di privati cittadini, commesso in concorso fra loro”. I responsabili sono due 23enni bresciani di Brescia e di Gavardo e un 33enne residente a Concesio per i quali è scattato l’obbligo di firma.

I tre, tutti frequentatori del Magazzino 47, sono arrivati davanti al gazebo intorno alle 15,30 accompagnati da altre persone che però non hanno avuto un ruolo attivo nella vicenda

Stando a quanto è stato ricostruito dalla Digos, che si è servita anche delle telecamere di sorveglianza di alcuni esercizi commerciali della via, tutto sarebbe iniziato con gli antagonisti che hanno attaccato i leghisti presenti al gazebo coprendoli di insulti – quali “razzisti di m….” e “fascisti” – per poi spezzare un’asta dello stesso e invitarli ad una scazzottata.

Quando hanno visto che la provocazione non andava come speravano, i tre hanno gettato sul banchetto alcuni adesivi del Magazzino 47 per poi impossessarsi di una bandiera della Liga Veneta e gettarla contro i leghisti presenti.

L’autorità giudiziaria, alla luce di come si sono svolti i fatti e ritenuta la scarsa capacità dei tre di rispettare le regole della civile convivenza e la natura politica dell’aggressione, ha imposto loro l’obbligo di firma quattro volte a settimana, nei giorni di martedì, venerdì, sabato e domenica, ritenuto che nel fine settimana si concentrino la maggior parte delle attività di propaganda politica.

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