Quando i carabinieri sono entrati in casa hanno trovato 530mila euro di banconote false, tutte in tagli da 10 e 20 euro, salvo qualche eccezione da 50 e 100 euro. Falsi anche quelli, naturalmente, ma stampati tanto bene da riuscire a “fregare” anche le macchinette automatiche per il rifornimento della benzina.
I carabinieri hanno arrestato così un membro della banda, quello che lavorava sul Sebino e avrebbe dovuto smerciare le banconote false durante la stagione estiva sul lago d’Iseo. Quello del lago però sarebbe solo uno dei tentacoli di un’organizzazione ben più radicata sul territorio. Le indagini,infatti, sarebbero partite da un’inchiesta romana, poi allargata fino a Brescia. Nella villetta alla periferia di Paratico infatti i militari hanno trovato anche le matrici e le stampe con le quali venivano realizzate le banconote false.