Dopo giorni di silenzio sull’argomento arriva dal direttore generale dell’Asl Carmelo Scarcella, la dichiarazione in merito alle indagini che riguardano i vertici dell’azienda sanitaria e delle associazioni di volontariato dedite al trasporto dei dializzati, accusate di aver gonfiato i rimborsi chilometrici dei viaggi. Scarcella si dice completamente estraneo ai fatti e anticipa, nel caso si scoprisse la colpevolezza delle Associazioni, che l’Asl bresciana si dichiarerà parte offesa nel procedimento penale. "L’Azienda Sanitaria Locale di Brescia – si legge nella nota ufficiale – garantisce il servizio sanitario essenziale a favore dei soggetti dializzati e ritiene di aver sempre operato nel rispetto delle norme vigenti , con un comportamento – da sempre improntato alla chiarezza e trasparenza – in linea con quello adottato anche da altre Aziende Sanitarie Lombarde. Nei confronti delle Associazioni che dovessero aver tenuto un comportamento non conforme alla legge ed alle regole convenzionali sottoscritte, l’Azienda si dichiara fin d’ora parte offesa nell’eventuale procedimento penale".
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