Bombe americane sganciate nel Benaco nel 1999: il caso arriva in Parlamento

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Missili americani sul fondo del Garda: grazie a Tatiana Basilio del Movimento 5 Stelle se ne torna a parlare. La deputata grillina, membro della Commissione difesa, tramite un’interrogazione ha voluto richiamare l’attenzione sui sei missili a guida laser tipo Paveway III, da una tonnellata ciascuno, sganciati da un F15 americano, impegnato nelle operazioni per la guerra in Kosovo, il 16 aprile 1999 a causa di un problema del caccia che non poteva atterrare né ad Aviano né a Ghedi. Per precauzione i missili furono depositati sul fondo del Benaco, tra Toscolano e San Vigilio, dove ancora riposano, a una profondità di 200 metri.

La deputata, preoccupata della possibile presenza di uranio impoverito nelle testate, scrive: “Da 16 anni non si ha più traccia di questi ordigni. Il comportamento dei vari Ministri della Difesa è inaudito: chiediamo si risolva al più presto questa pericolosa situazione”. Nato, Pentagono e autorità italiane ancora non si sono espressi ufficialmente sulla vicenda, anche se la Nato ha escluso la presenza di Uranio.
(red.)

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