Acqua termale sotto Sassabanek: si proverà a portarla in superficie

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Iseo come Sirmione. Il paragone può sembrare alquanto azzardato, ma il dato incontrovertibile è che sotto il terreno della capitale del Sebino l’acqua calda c’è, in abbondanza. La conferma arriva dalle indagini tecniche effettuate da Cogeme: a 800 metri di profondità la temperatura dell’acqua è di 38 gradi, temperatura che sale fino a 48-50 gradi a 1.200 metri. La portata? Circa 10-12 litri al secondo, tale per cui l’attività termale non è fantascienza ma realtà. 

Ieri c’è stata la presentazione alla stampa da parte di Riccardo Venchiarutti, il sindaco, Flavio Gnecchi, amministratore unico di Sassabanek, e Paolo Saurgnani, direttore generale di Cogeme Spa. Il commento del sindaco è riportato sullo colonne di Bresciaoggi: "La conferma di quella che era una intuizione di Cogeme, balenata studiando cartografie geologiche e pozzi scavati tra Franciacorta e Sebino, è di straordinaria importanza: apre scenari nuovi per la nostra industria dell’ospitalità. La concessione e i diritti di sfruttamento restano in capo alla Cogeme, mentre il pozzo per la captazione dell’acqua calda sarà realizzato su terreno della Sassabanek: il Comune di Iseo non ne trarrà un vantaggio diretto, nel senso che non riscuoterà alcuna percentuale sui metri cubi estratti. Ne avremo però un beneficio indiretto, perché il valore della Sassabanek, di cui il Comune, col 42%, è il maggior azionista, a questo punto va rivisto al rialzo. Bene abbiamo fatto, dunque, a congelare la nostra partecipazione in Sassabanek in attesa dei riscontri sull’acqua calda. Quanto alle terme e all’indotto che ne arricchisce l’offerta, sono due settori che dischiudono grosse opportunità per Iseo". 
(red.)

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