Chiusa del tutto la partita-Nibiru, si riapre quella delle fiere. Se l’esperienza espositiva presso il padiglione di via Caprera sembrava appartenere ormai al passato, ieri tutto è tornato indietro nel tempo, e la prospettiva ha preso un’altra piega.
A causa delle pesanti perdite nell’esercizio della società partecipata (al 4,2%), il Comune di Brescia ha votato il dimezzamento del capitale sociale, che passa da otto milioni e mezzo a 4 e rotti, e contemporaneamente la modifica dello statuto e dell’oggetto sociale, che prima prevedeva la gestione di immobili e attrezzature da destinare all’organizzazione di eventi fieristici ed ora anche la compravendita, la ristrutturazione, la locazione e il trasferimento. La modifica si è resa necessaria per rendere attuabile una ipotetica vendita dell’immobile, anche se in attesa della vendita potrebbe ripartire l’attività fieristica vera e propria, affiancata da quella congressuale e convegnistica. Alla base della decisione ci sta ovviamente il rilancio dell’intera area, che potrebbe avvenire quando sarà pronto il palazzetto dello sport Eib, utilizzabile anche per concerti e grandi eventi al coperto.
L’unico voto contrario in Commissione è stato quello di Paroli, XBrescia, Lega e Movimento 5 Stelle si sono astenuti. L’ex sindaco ha critica aspramente l’immobilità del Comune nella partita, e l’occasione persa di rilanciare l’area.
(red.)