L’ex ospedale Sant’Orsola accoglie l’invito del Papa: pronti a ricevere 40 profughi

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Le parole di Papa Francesco hanno smosso la coscienza dei religiosi cittadini dell’ordine Fatebenefratelli. Dopo i 70 profughi ospitati presso l’asilo Pampuri di via Corsica, i Fatebenefratelli di Brescia sono pronti ad accoglierne altri 40, che troveranno ospitalità presso l’ex ospedale Sant’Orsola.

La notizia è stata ufficializzata dagli stessi religiosi tramite una nota: "Brescia non dovrà chiedere perdono per non averli accolti. Le parole del Papa ci hanno scossi, e pur tra mille difficoltà, abbiamo deciso di aprire le porte a 40 fratelli che cercano la vita, che l’hanno messa a repentaglio per conquistarsi un futuro", queste le parole a firma di fra Marco Fabello, direttore del Centro San Giovanni di Dio. L’ex ospedale dunque, già utilizzato per emergenze sociali (come ad esempio il ricovero dei senzatetto durante l’inverno), sarà dunque a disposizione della Prefettura per altri 40 profughi, per i quali i religiosi riceveranno i 35 euro giornalieri messi a disposizione dallo Stato. 

Della questione si è parlato anche in Consiglio comunale, dove Nicola Gallizioli della Lega Nord ha commentato (le parole sono riportate da Bresciaoggi): "Si perde un fiore all´occhiello per il centro storico e si accolgono altri profughi, mentre per gli italiani è impossibile trovare una casa popolare". L’assessore alla Casa della Loggia, Marco Fenaroli, ha assicurato che il limite di 300 profughi ospitati in città (leggi la notizia) non verrà superato, dunque prima che arrivino gli immigrati al Sant’Orsola altri dovranno andarsene. (red.)

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