Profughi, la proposta di Del Bono: in cambio dell’alloggio lavori socialmente utili

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Fargli fare lavori socialmente utili in cambio dell’ospitalità. Questa la proposta del sindaco Del Bono in merito al tema profughi, chiedendo al nuovo prefetto di prevedere un protocollo speciale affinchè il progetto venga avviato. Un appello che il sindaco rivolge anche ai colleghi parlamentari, perché una norma nazionale sarebbe più efficace.

In base all’attuale legge, infatti, i profughi non possono lavorare per 60 giorni (soglia abbassata dai sei mesi precedenti). Ma per Del Bono anche i due mesi sono troppi: "Una volta che arrivano a Brescia e nei comuni della provincia i richiedenti asilo sono già stati tutti identificati. Non possono restare settimane senza fare nulla in attesa del giudizio della commissione che stabilisce lo status di profugo", dichiara al Corsera.

E aggiunge che l’esperimento in città – cioè occuparne 15 nella pulizia del cimitero Vantiniano – ha funzionato. Il lavoro andrebbe a coprire vitto e alloggio (circa 32,5 euro al giorno) e i 2,5 euro quotidiani per le spese personali. Come ricorda il quotidiano, un’esperienza del genere era stata attivata già a Calvagese della Riviera che, in accordo con l’associazione Puerto Escondido, aveva impiegato 16 migranti da destinare a pulizia di giardini pubblici e strade. Convenzione che il prefetto Valerio Valenti ha proposto a altri 33 comuni ospitanti. 

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