Seimila andranno in Francia, tremila in meno rispetto a quelli attualmente ospitati nelle strutture lomabrde, mentre in Polonia ne andranno mille, cioè il numero di quelli presenti in Lombardia. Questi alcuni dati rispetto all’accordo stipulato dall’Italia con l’Unione Europea. Numeri che non piacciono per nulla all’assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali. "Questo accordo è una farsa e dimostra come il Governo italiano sia poco ascoltato e considerato a livello internazionale. Ora attendiamo che Renzi e Alfano mettano in pratica il tanto pubblicizzato ‘piano B’, se davvero esiste", ha commentato l’assessore i termini dell’accordo europeo sulla distribuzione dei richiedenti asilo.
La Bordonali ha ricordato che negli ultimi 18 mesi, in Italia sono sbarcati più di 250.000 immigrati "ma con questo accordo – aggiungeverranno redistribuite in Europa solo 32.000 persone tra coloro che sono arrivati in Italia e in Grecia". "È come dare una aspirina a un malato terminale – ha concluso Bordonali – il problema dell’immigrazione va risolto a livello strutturale, non mettendo toppe qua e là. Bisogna applicare i respingimenti, espellere i clandestini e chiedere l’intervento dell’Onu per istituire campi profughi in Libia, in modo tale da riconoscere, prima della partenza, chi ha diritto alla protezione internazionale, ossia solo il 6 per cento dei richiedenti asilo, secondo i dati 2015 del Viminale".