Richiami vivi addio: l’Italia ha fatto sua la legge europea approvando l’articolo 21 che bandisce gli impianti con reti per catturare uccelli selvatici a scopo di richiamo vivo, i cosiddetti roccoli. Una decisione che, se da un lato ha fatto felici animalisti e Legambiente, dall’altra ha fatto insorgere i leghisti, da sempre strenui difensori dell’attività venatorio. "Giornata nera per la tradizione venatoria bresciana. – ha dichiarato Fabio Rolfi (Lega) – La politica ha deciso di piegarsi alle lobby animaliste".
Rolfi sottolinea come anche tutti gli altri partiti, a esclusione della Lega, abbiano assecondato questa decisione: "Di fatto l’unica realtà che difende la caccia responsabile e rispettosa dell’ambiente con il suo bagaglio di valore storico, culturale, tradizionale nonché l’indotto economico e occupazionale rimane la Regione Lombardia come dimostra il ricorso ai pareri negativi di ispra sulla caccia in droga a fringuello e peppola. Noi continueremo su questa strada in tutte le sedi istituzionali e giudiziarie " – ha concluso.