Omicidio Frank, fermati assassini dei coniugi: il movente la vendetta

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I due presunti assassini di Frank e Vanna sono stati fermati ieri nel primo pomeriggio a Casazza, in Val Cavallina, in provincia di Bergamo. La squadra mobile li ha scoperti a poca distanza dalla casa di uno dei due e nelle vicinanze sono stati ritrovati anche il fuvile e lo scooter. I due hanno 30 anni e sono di origine pakistana e indiana. Uno dei due è il titolare di un’attività concorrente sita vicino a quella dei coniugi e, secondo le prime informazioni, l’esecuzione sarebbe stata una vera e propria vendetta personale.

Il pakistano era in affari con i coniugi: da Seramondi aveva acquistato il "Dolce e salato", di fronte al negozio di Frank, che però sarebbe stato un fallimento. L’assassino accusava Frank di averlo imbrogliato, mentre la vittima aveva preteso il denaro della vendita del posto, soldi che il killer non aveva. Ci sarebbero stati quindi problemi di concorrenza, ma anche di denaro quindi. Inoltre nel 2010 un’ordinanza del Comune di Brescia aveva stabilito che il «Dolce e Salato» avrebbe dovuto chiudere alle 22, per motivi di ordine pubblico, mentre Frank poteva rimanere aperto fino all’alba: un fatto che aveva ulteriormente peggiorato i rapporti tra i due.

Interrogati fino a notte inoltrato i due sono ora a Canton Mombello.  

Gli inquirenti sarebbero risaliti ai presunti killer di grazie alla targa del motorino, immortalata da alcune telecamere di sicurezza installate in strada. 

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1 COMMENT

  1. Dispiace contraddire il post sotto – purtroppo la “razza” c’ entra – io sono convinta che dei bresciani non avrebbero ucciso come ha ucciso ! Purtroppo questa gente tratta gli altri come trattano GLI ANIMALI basta vedere come sgozzano gli agnelli, le pecore e i montoni ! Non hanno il minimo di sensibilità – sono DIVERSI da noi ! Questa è la mia convinzione – posso esprimerla o no ?

  2. Certo che puoi esprimerla, ma anch’io posso controbattere quello che dici? Mi chiedo perchè nel 2010 abbiano dato un’ordinanza che a uno permetteva la chiusura all’alba e all’altro alle 10, questo vuol dire fallimento assicurato. Poi se uno è criminale lo è, e merita la prigione, sul fatto che siano diversi diciamo che non più di tanto, non molti anni fa il Gatti per soldi squartò i parenti, a luglio alla badia un bresciano ha ammazzato una coppia per pochi soldi. Sugli animali diciamo che noi occidentali siamo un passo avanti, i nostri macelli industriali sono ben altra cosa rispetto allo sgozzamento degli agnelli, così come gli allevamenti intensivi e pure mia nonna diciamo che non ha molto il pelo sullo stomaco, in due secondi e il coniglio ha il collo spezzato!

  3. Certo che ci sono anche assassini italiani, se evitiamo però di farli venire anche da paesi dove la vita umana conta meno di 10 euro sarebbe meglio. Ora mi attendo il solito predicozzo della Curia e della CGIL sulla tolleranza e contro i cosiddetti sciacalli.

  4. Chi uccide è un assassino e siam tutti d'accordo….ma che si debba pur tollerare quelli d'importazione no spiacente… Una volta indiani pakistani ecc ecc stavano zitti e tenevano la testolina bassa adesso invece…chissà come mai…sono razzista forse si è non m vado certo fiero

  5. Almeno ti va riconosciuto il dono della sincerità: a te piacciono quelli che stanno manzi manzi, a testa china e zitti. Invece, guarda un po’, anche gli stranieri possono alzare la testa e diventare chi assassino, chi medico, chi operaio, chi ladro, chi bergamino, chi spacciatore, chi ingegnere… Pensa che strano.

  6. Si perché il concetto di testa bassa fare la propria parte è tipico del bresciano che lavora si impegna e fa ciò che deve ….certo che tra loro ci sono moltissime persone che si comportano bene ed hanno creato un vantaggio per la società come è vero che anche tra gli indigeni ce ne sono che non si comportano bene ecc ecc… Ma sai com'è la storia insegna che qnt gli italiani emigravano non si mettevano a fare i fenomeni nei paesi in cui andavano ma anzi ….

  7. la storia insegna che Cosa Nostra negli Stati Uniti era ed è formata da pakistani e indiani, Gli italiani sempre a testa bassa. Ma dove vivete ?

  8. Dove vivi tu dico io….è per colpa di quelli come te che permettono tutto a tutti che siamo ridotti così…per quelli che fanno della cultura del "poverino"… Il loro cartello che ognuno fa ciò che vuole….
    Il concetto di base deve esser che ognuno deve darsi da fare la propria parte ma non giustificare sempre tutto e tutti a oltranza… Chi sbaglia paghi e stai zitto…poi certo se trova sulla sua strada gente come te….li impera…perché tanto…ma vai a lavorare….sbaüsù !!!!

  9. ta set pio gnorant de na boba.Con tutto il rispetto per le upupe. Che non parlano a vanvera solo per creare un clima torbido.

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