Palazzolo, Lancini (Lega) contro la telefonata di Zanni per Salvini in piscina

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Il sindaco di Palazzolo Zanni, venuto a conoscenza della presenza del leader leghista Matteo Salvini alla piscina di Palazzolo, avrebbe chiamato il gestore del bar per consigliargli di non ospitare l’esponente del Carroccio. Un gesto che ha suscitato immediatamente le polemiche dell’ex sindaco di Adro, Oscar Lancini che in un comunicato ha attaccato duramente il primo cittadino di Palazzolo: “È evidente che chi teme il confronto con la gente sa di non avere il rispetto della gente, quindi, Zanni, di cosa hai paura?”.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO:

Un sindaco che ha tempo di chiamare un soggetto privato suo cittadino per "consigliargli" di non ospitare nel suo bar un esponente politico nazionale, tra l’altro avversario al suo partito, è un sindaco perditempo! Oppure semplicemente Zanni teme la presenza di Matteo Salvini a Palazzolo e quindi, usando dei beceri magheggi, cerca di ostacolarla.

È evidente che chi teme il confronto con la gente sa di non avere il rispetto della gente, quindi, Zanni, di cosa hai paura? A mio parere dovresti solo vergognarti, visto che ti stai dimostrando anti-democratico. Ma ormai siamo abituati a questi sinistroidi che fanno i democratici solo a parole e poi nei fatti rievocano le purghe staliniane.

Sarebbe questo il sindaco che rappresenta tutti i primi cittadini di Brescia in qualità di presidente dell’Acb? Non ha trovato il tempo per chiamare tutti i sindaci, anche quelli della Lega, e consultarsi con loro sul tema della micro-accoglienza ai presunti profughi, ma il tempo per chiamare il gestore della piscina e dirgli che Salvini a Palazzolo è "inopportuno" l’ha trovato. Allora come oggi, continua a confermare di essere unicamente il rappresentante del Pd e non dei sindaci bresciani! A casa subito.

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7 Commenti

  1. ahaha i razzistelli antitaliani della sinistra non si smentiscono mai , telefonano per non fare entrare un leghista mentre a Roma permettono i funerali ai boss…alle prossime elezioni una risata vi seppellira’.

  2. @x lancini….tanto per cominciare rispondi nel merito:ha cosi tempo da perdere zanni?a palazzolo la sua comunita’ non ha problemi?che avresti detto se ad adro venisse sconsigliata la presenza di qualcuno,che ne so,magari del pd o del magazzino 47?

  3. Lancini come sempre sbaglia . Sicuramente le preoccupazioni di Zanni erano igieniche e non politiche dato il personaggio in gioviale .

  4. Trovo su FB e riporto il commento di Zanni : In questi giorni è partito una sorta di linciaggio mediatico nei miei confronti, con tanto di titoloni anche su quotidiani nazionali, che nemmeno si sono premurati di sentire la mia versione dei fatti, perché in qualche modo avrei fatto delle presunte pressioni sul gestore della piscina a Palazzolo per non ospitare Matteo Salvini, che lì terrebbe un aperitivo domenica prossima. Non c’è da stupirsi visto che come al solito la questione è stata sollevata ad arte forse per fare un po’ di pubblicità all’evento. “Il Giornale” parla addirittura di scandalo e titola: “Il sindaco Pd minaccia il gestore della piscina: Non far entrare Salvini”. Peccato che nell’articolo poi si riferiscano le parole del gestore che testualmente dice: “Non ho ricevuto nessuna minaccia dall’amministrazione “. Ma da questo, in pieno stile social network, una valanga di pecoroni impegnati nella peggior specie d’insulti, commenti indegni e penosi in primo luogo per chi li pronuncia. Soliti cliché questi si di stampo nazista: “zecche, comunisti, fascisti di sinistra, denunciate il sindaco…”. E chi più ne ha più ne metta. Nessuno a cui sia venuto in mente che per ogni tipo d’incontro pubblico di carattere politico in luogo pubblico, è dovere dell’amministrazione verificare che vi siano le autorizzazioni prescritte. Come succede anche per un semplice gazebo di propaganda politica. In realtà è stato lo stesso gestore a contattare l’amministrazione per chiedere se vi fossero preclusioni. Allo stesso è stato riferito che se l’incontro rimaneva un semplice incontro privato non vi era alcun problema. E così pare fossero gli accordi tra il gestore ed i leghisti. L’apparire di manifesti che pubblicizzavano l’evento ha fatto necessariamente diventare l’evento come un incontro politico pubblico. Non mi sono però sognato di accusare il gestore della piscina di fare propaganda politica, Ho semplicemente fatto notare l’inopportunità di un incontro politico in una piscina comunale, seppur gestita da privati. Essendoci altri luoghi anche pubblici deputati per quel tipo di manifestazioni. Ma la cosa più ridicola è che gli attuali “difensori della democrazia”, che hanno urlato ad una presunta libertà di espressione negata, a cui non è mai stata negata alcuna autorizzazione per ogni tipo di attività politica, e me ne guarderei bene, sono gli stessi che nella precedente amministrazione quando governavano, hanno letteralmente segato due bacheche utilizzate da tempo immemore dall’opposizione per fare informazione/propaga nda. E’ la stessa Lega, il cui consigliere che ha scatenato questa polemica tanto becera, quanto inutile, quando si è trattato di votare per allungare le garanzie comunali per consentire alla piscina di restare aperta, stante le difficoltà dovute a come era stata impostata l’operazione da una delle precedenti amministrazioni a trazione leghista, ha abbandonato l’aula. Come al solito chi crea i problemi, che rischiano di ricadere su tutti i cittadini, poi se ne lava le mani, lasciando ad altri l’onere di risolverli. Questa è l’unica vergogna ed il paradosso. Perché proprio chi governa oggi a Palazzolo ha contribuito a tenere aperta la piscina, dove domenica Salvini e soci potranno tranquillamente bersi un aperitivo tanto sospirato e fondamentale per la democrazia italiana.

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