Si trova in carcere Bruno Caprioli, l’uomo di 76 anni residente a Lumezzane che ieri all’alba, in preda alla disperazione, ha ucciso a coltellate la moglie 70enne, gravemente malata di disturbi psichici da anni.
L’uomo era sempre rimasto al suo fianco, accudendola e standole vicino, ma ieri notte non ce l’ha più fatta e ha compiuto il folle gesto. Poi, in preda allo shock ha chiamato il figlio confessando tutto per poi provare a togliersi la vita con un mix di farmaci.
Tentativo non riuscito e l’uomo, soccorso dall’ambulanza è stato trasportato all’ospedale Civile. Una volta sentito dai carabinieri di Lumezzane che si sono occupati del caso, il 76enne, come disposto dal pm Mauro Tenaglia, è stato trasportato in carcere. All’origine dell’omicidio la grave condizione mentale della moglie e la conseguente depressione dell’assassino.
quest’uomo mi fa davvero una gran pena. ha vissuto 15 anni con una donna malata di mente e ora, quasi alla fine della sua vita, andrà in carcere perché era disperato!
certo, mi fa pena…ma poteva andarsene, poteva evitare il carcere e provare a vivere diversamente.
tragedia nella tragedia…….che pena
A volte la vita ti riserva delle situazioni che nemmeno ti immagineresti. Non lo condanno, capisco che stare vicino ad una malata di mente è difficilissimo. Bisogna poi avere coraggio e mente lucida per trovare alternative radicali, come andarsene o metterla in istituto. Fondamentale il ruolo delle persone che aveva vicino…
condivido con gorgo.buona serata