Emergenza casa in Lombardia, Cgil e Sunia: proposta legge regionale da cambiare

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Mentre aumenta il “bisogno casa” a causa dell’impoverimento complessivo, dei salari poveri, dell’indebitamento dei nuclei famigliari in difficoltà e la disoccupazione, la Regione Lombardia si appresta a presentare in Consiglio regionale la riforma dell’attuale Testo Unico sulla Casa (Legge Regionale n° 27/2009).

Di seguito la nota congiunta di Sunia e Cgil dove viene bocciata il contenuto del Progetto di Legge che “mette in discussione l’attuale sistema sociale dell’abitazione in Lombardia”.

Il SUNIA denuncia la gravità della situazione evidenziando la mancata risposta ai disagi degli inquilini assegnatari e l’emergenza abitativa dovuta a migliaia di sfratti incombenti.

Il sindacato degli inquilini non concorda una impostazione che non affronti in modo trasparente i bisogni vitali dei singoli e dei nuclei famigliari in difficoltà, alimentando esclusioni e rinviando a successivi regolamenti decisi dalla Giunta regionale questioni importanti in materia di criteri di accesso alla casa.

La bozza di legge inoltre introduce inaccettabili discriminazioni a partire dallo sbarramento all’accesso all’edilizia residenziale pubblica da parte delle coppie di fatto e la richiesta, tra i requisiti di accesso, di dieci anni di residenza in regione Lombardia.

Siamo convinti che una modifica della legge debba attuare il diritto alla casa sancito dalla Costituzione e consolidare il ruolo pubblico del sistema delle abitazioni sociali attraverso la definizione di alcuni punti fermi ineludibili :

Destinazione dell’1% annuo del bilancio della Regione Lombardia all’edilizia pubblica

Superamento di limiti ed esclusioni nell’accesso alla casa

Equità dei canoni e riduzione del peso delle spese dei servizi. Contro quanto previsto dalla bozza della nuova legge ovvero il forte rischio di aumento dei costi per gli inquilini a causa dell’inserimento deregolamentato di gestori privati

Sostegno ai Comuni quali protagonisti delle politiche abitative sul territorio attraverso la gestione dei bandi, delle graduatorie, delle assegnazioni e della gestione amministrativa

Ssuperamento della confusione contenuta nella proposta di legge sui ruoli che spettano ai Comuni : la definizione delle disponibilità abitative di tutti gli alloggi utilizzabili per i bisogni sociali sul territorio, controllo dei requisiti dei richiedenti, giusto equilibrio per il MIX SOCIALE, programmazione dei piani d’intervento, la manutenzione e gestione dei finanziamenti per incrementare la disponibilità di case

Riqualificazione del patrimonio ALER e miglioramento dei servizi per gli inquilini attraverso una gestione controllata dei finanziamenti della Regione, valorizzando le professionalità degli operatori dell’azienda e stabilizzando i livelli occupazionali a garanzia del rilancio aziendale.

Il SUNIA non contrasta l’avvento dei gestori privati, a patto che ci sia un accreditamento rigido, rigoroso e selettivo. L’intervento del privato sociale deve garantire l’apporto di nuovo patrimonio immobiliare ed il recupero manutentivo di quello esistente, la sostenibilità dei canoni ed il miglioramento della socialità.

Inoltre, vanno finanziati con continuità il Fondo Sostegno Affitto e i Fondi di solidarietà e vanno assicurati il sistema dei controlli e degli investimenti, del contrasto agli abusi, del recupero degli appartamenti sfitti e delle morosità con l’obbiettivo di riportare i quartieri e le città alla vivibilità.

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