Nomine e curriculum, il caso BresciaTourism diventa nazionale

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Il caso BresciaTourism diventa nazionale. La polemica sollevata agli inizi di agosto da Giambattista Merigo, fondatore della “Amerigo viaggi” da quarant’anni impegnato nel turismo, sulla nomina di Eleonora Rigotti a nuova presidente di BresciaTourism non sembra essersi esaurita, anzi: ha assunto una rilevanza territoriale che va ben oltre i confini bresciani.

Merigo – nella sua lettera inviata ai quotidiani locali – si era detto “sconvolto” dal fatto che per la guida di BresciaTourism, ente formato da 21 realtà pubbliche e associative, si fosse scelta la titolare di un’azienda che si occupa di pulizie civili ed industraili (e anche presidente della Cna di Brescia)”. Il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella, nella sua rubrica settimanale su “Sette”. gli ha fatto eco. Lo ha fatto prima ricordando “l’abitudine italica di piazzare incompetenti in cariche pubbliche” per poi citare una lunga lista di casi, tra cui quello bresciano dell’avvocato Fausto di Mezza, che nel 2008 fu nominato vicepresidente del Consiglio di Sorveglianza di A2A nonostante un curriculum che aveva poco a che fare con “la produzione, vendita e distribuzione di energia elettrica e gas” e molto invece con la politica.

A Eleonora Rigotti, non senza un pizzico di ironia, Stella fa gli “auguri” per l’incarico, ipotizzando persino che sia “bravissima” fino a prova contraria, ma non può fare a meno di chiedere ai suoi lettori: “Cosa ci fa ai vertici di quell’organismo pubblico-privato che deve sviluppare turismo a Brescia un’imprenditrice del settore pulizie?”. E “perchè mai la politica in pasticceria non ci mette quasi mai un pasticcere?”.

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18 Commenti

  1. davvero assurdo che accada tutto ciò…ci rendiamo conto degli stipendi di questa gente. incarichi che non sanno assolvere ma che gli portano centinaia di migliaia di euro in tasca…che schifo

  2. In effetti se non sbaglio marchionne prima di guidare fiat, era un venditore di automobili, anzi mi sbaglio era capoprogettista dell reparto motori, no no no scusate scusate era il capo del marketing di toyota.
    si giudica dal lavoro che si esegue e dai risultati che si ottengono,altrimenti torniamo alla concezione che da un figlio di operaio non può nascere un ingegnere.

  3. Giusto utente “giudicare”. Perchè mettere qualcuno che si occupa di turismo quando forse qualcun altro può fare altrettanto bene? Poi quando i buoi sono scappati si chiude la stalla…e guai a chi pensa alla Bindi dalla Salute all’Antimafia senza essere medico o magistrato

  4. Infatti Di Mezza, godendo di parentele nella Brescia ricca (o arricchita) non è propriamente un figlio di operaio, ma il suo curriculum vantava appartenenze a formazioni politiche, non esperienze da manager.

  5. Assolutamente corretta riflessione ed interpretazione della realtà. Di passaggio, consiglio a tutti di dare un’occhiata al curriculum di Marchionne ed ancora prima alla sua storia di vita personale. Un esempio di come dal nulla, lui figlio di profughi ed esuli istriani, sia diventato uno dei più ambiti manager a livello internazionale. Fa quindi sorridere la citazione della nomina ai vertici in A2A di Fausto di Mezza, che di mestiere (qui inizia e finisce il suo curriculum) gestisce il patrimonio immobiliare del suocero Gnutti, qualcosina come…500 appartamenti. E qui è meglio voltare pagina.

  6. Io ci ho rimesso la “faccia” perchè non ho nulla da nascondere! Qualcuno mi ha rinfacciato che mi lamento e sono così arrabbiato con BSTOURISM perchè non ho una “poltrona” anch’io là dentro, ma chi mi conosce bene sa che ho già talmente tanto da fare che non mi interessa proprio sedermi là …….. mentre vedrei molto bene seduto ai vertici di BSTOURISM qualche giovane trentenne/quarantenne (io ne ho 63 di anni) che potrebbe saper bene comunicare tramite i NUOVI SISTEMI DI COMUNICAZIONE le BELLEZZE di BRESCIA e PROVINCIA e invece i nostri giovani laureati devono emigrare in CANADA, USA, INGHILTERRA perchè qui NON SI VOGLIONO MAI SFRUTTARE LE IDEE DEI GIOVANI ma le poltrone vanno ai “soliti” bresciani ! E comunque …. se mi dà ragione anche GIAN ANTONIO STELLA che è scandaloso che il ruolo di Presidente o amministratore delegato di BSTOURISM sia della titolare di un’ impresa di pulizie e/o di un agente immobiliare, forse un pò di ragione c’è l’ ho …. anche da vendere! G.B. MERIGO

  7. Concordo con te sul fatto che una manager resta tale, può essere a capo di Fiat o LVHM. Ma forse del caso Marchionne e Fiat devi rivedere le tue idee. Marchionne è un top manager ma non finanziariocome scrivi tu, non è stato chiamato in quanto c’erano problemi finanziari. Marchionne è stato messo lì per risolvere i problemi che prima di tutto erano industriali e organizzativi. Ovvio che si occupi del lato finanziario ma non come prima. La Fiat era giunta al limite del baratro proprio perché chi c’era prima a partire da Romiti diceva che la Fiat “deve fare profitti non auto”. Ora Marchionne oltre a rilanciare marchi sul mercato mondiale (dagli USA alla Cina è possibile vedere le 500 e molte altre auto Fiat Alfa Romeo ecc).

  8. Ma Stella nel suo articolo, che non ho letto, ha forse fatto riferimento a Luigi Morgano Pedagogo vicepresidente del consiglio di gestione di A2A e figura centrale nella triste fusione tra ASM e AEM?
    Tanto per sapere …

  9. SONO PIENAMENTE IN ACCORDO CON LA VOCE TITOLATA DEL SIG. MERIGO,..!Ma è mai possibile ke la corruzzione ed il favoritismo spunti in qualsiasi settore,e ke la politica sia ovunque ad inquinare le buone promesse..!!??Mai una persona competente a dirigere…???!!

  10. certo che brescia ultimamente sta facendo proprio delle “belle figure” peccato che sempre piu’ spesso emerga lo schifo e sempre meno il buono ed il bene che comunque c’e’ !!!

  11. Per fortuna a Brescia ci sono ancora persone come questo Signor MERIGO GIOVAN BATTISTA, che non conosco personalmente, ma che mi sembra pensi di più a far crescere GIOVANI TALENTI BRESCIANI e non alla sua carriera personale, visto che come dice lui ha già oltre 60 anni ! Un bell’ esempio in mezzo a tutti i soliti sciacalli bresciani che per 50 anni hanno pensato al loro POTERE PERSONALE : dal FRANCO BETTONI – 34 INCARICHI SUPERPAGATI – in giù !!!!!!!! Ma questi “signori” pagheranno tutto con la loro coscienza – ammesso che per loro esista – E però ai nostri giovani non resta che andare all’ estero se non sono I SOLITI FIGLI DEI SOLITI “BALUBA BRESCIANI” ! BRAO MERIGO !

  12. Ma perchè questo Merigo non si mette in politica e o sconvolge tutto o cerca anche lui i compromessi che servono nel scegliere le varie poltrone politiche ? E’ troppo comodo contestare standosene fuori! Se questo sig. merigo ha veramente gli attributi e vuole cambiare il sistema brescia, un sistema poco trasparente e tutti lo sanno, scenda in politica e decida per i giovani bresciani !

  13. Scenda in politica: questo si consiglia al buon Merigo. Ma forse sarebbe il caso di ricordargli che mai come oggi la politica è simbolo del consociativismo spartitorio e dello squallore nell’esercizio della democrazia. L’attuale Governo non è stato indicato dalle urne politiche del 2013, né il suo leader attua un programma conosciuto dagli elettori prima delle citate elezioni. Renzi entra in Parlamento in veste di Primo Ministro, ma lì non è stato eletto dal popolo. Renzi guida una coalizione omnibus (centrodestra più centrosinistra) ed è di fatto “tenuto in vita” (lui che è leader del PD) da storici pretoriani di Berlusconi come ad esempio Alfano, Cicchitto e da poco pure Verdini nonchè da una miriade di transfughi da partiti e movimenti oggetto di compravendita in cambio di poltrone sicure nel prossimo Parlamento (Camera e Senato) fatto di nominati o preferenziati “pilotati”. Merigo, lasci perdere la politica italiota: è l’unica realtà dove, aldilà dell’apparenza, non si cambia nulla e nessuno vuol cambiare nulla.

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