E’ finito nei guai un vivaista 31enne di di Polpenazze che ha incluso nelle sue coltivazioni quella delle piantine di marijuana. il 31enne è stato arrestato giovedì dai Carabinieri di Salò: i militari hanno trovato otto piantine di marijuana nel sottoscala e 500 grammi già essiccati.
Sequestrate due lampade per l’essiccazione e 2.700 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. L’arresto è stato convalidato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia.
legalizziamolaaaaaa
Legalizziamola
Che colpo! Ben 8 (OTTO!!!!) piantine e 500 grammi di erba secca! Chissà quante risorse in uomini, mezzi e denaro (dei contribuenti) sono state impiegate per questi determinanti risultati! Immagino che i cartelli colombiani, la mafia, la camorra e la ‘ndrangheta faticheranno non poco a riprendersi da una botta del genere…
Bene. Se non altro le 8 piantine non diventeranno 80, poi 800, poi..
Il problema è capire a quale livello “Acciderbolina” diventa “Caspita”, e poi “Eh però” e poi ancora “Eh beh allora!!”, per arrivare a “Ma questo è un narcos”. 8 piantine ? 20 piantine? 100 piantine? Deve essere una questione di principio: se una cosa è vietata, lo deve essere senza se e senza ma.
Forse basterebbe un po’ di buon senso. Vero è che fino a che una cosa è vietata i Carabinieri devono perseguire chi viola la legge; altrettanto vero è che, specialmente in un periodo nel quale ci si lamenta spesso per la scarsità di mezzi a disposizione, utilizzare quelli che si hanno per acchiappare uno che coltiva otto piantine vuol dire distoglierli da situazioni molto più pericolose. Già tre anni fa, per la provincia di Brescia, stime prudenziali davano un consumo medio giornaliero di cocaina per 625.000 euro e quello sì che è campo d’affari per i veri trafficanti. Al di là di tutto, è ormai sempre più evidente che non è con le operazioni di polizia che si può ridurre, tantomeno risolvere, il problema del consumo di sostanze illegali.