Stanno scioperando e bloccando nuovamente da mezzanotte di oggi 5 ottobre gli ingressi dei magazzini della Penny Market a Desenzano del Garda (BS) i lavoratori di questo polo logistico. Code di camion bloccati lungo la strada che porta al magazzino.
Dopo il fallimento del tavolo di trattativa, i lavoratori sono tornati per chiedere che le proprie richieste siano accettate dalla controparte: adeguamento delle mansioni, riconoscimento scatti di anzianità e applicazione del contratto nazionale. L’azienda aveva proposto ai lavoratori di riconoscere loro il sesto livello da gennaio, mentre i lavoratori continuano a richiedere il quinto livello da subito.
Oltre ai lavoratori del magazzino, che hanno aderito in massa allo sciopero (circa il 95%) sul posto anche solidali del Kollettivo Gardesano Autonomo, CSA Magazzino47 di Brescia e delegati Si.Cobas di altre aziende bresciane.
Solo i tanto vituperati magazzinieri & compagni a fianco di questi lavoratori? Dove sono tutti i difensori a chiacchiere degli Italiani? Certo, qualcuno dei lavoratori in lotta sarà pure straniero, ma spesso si sente dire che che chi viene da altri Paesi per sgobbare è il benvenuto…
Perché a quelli che dicono “prima gli italiani” non gliene frega nulla degli italiani. é solo per dare addosso agli stranieri.
A laura’
Se leggi l’articolo vedrai che le richieste dei lavoratori sono più che legittime, anzi, per quello che ne so direi che sono basilari e non dovrebbe essere necessario nessun tavolo delle trattative per cose del genere.
Hanno ragione a scioperare e a pretendere quello che è legittimo per un lavoro dignitoso. Io sono per prima gli italiani e li difendo.
Certo che siamo per i lavoratori del Penny, anche perchè sono posti che se persi sono persi per sempre, a vantaggio di una concorrenza sleale di immigrati e clandestini disposti a lavorare in condizioni schiaviste, facendoci impoverire tutti, con le istituzioni che latitano e la chiesa che gode di questo così si creano altri poveri da sottomettere. Per non parlare dei sindacati, altra lobby che non difende i lavoratori e tantomeno quelli italiani.
Certo che siamo per i lavoratori del Penny, anche perchè sono posti che se persi sono persi per sempre, a vantaggio di una concorrenza sleale di immigrati e clandestini disposti a lavorare in condizioni schiaviste, facendoci impoverire tutti, con le istituzioni che latitano e la chiesa che gode di questo così si creano altri poveri da sottomettere. Per non parlare dei sindacati, altra lobby che non difende i lavoratori e tantomeno quelli italiani.
Certo che siamo per i lavoratori del Penny, anche perchè sono posti che se persi sono persi per sempre, a vantaggio di una concorrenza sleale di immigrati e clandestini disposti a lavorare in condizioni schiaviste, facendoci impoverire tutti, con le istituzioni che latitano e la chiesa che gode di questo così si creano altri poveri da sottomettere. Per non parlare dei sindacati, altra lobby che non difende i lavoratori e tantomeno quelli italiani.
però là ci stanno quelli che molti chiamano “zecche”, padani e italianofili non se ne vedono. Oltretutto, in molti casi analoghi, soprattutto nel settore della logistica, i problemi sindacali sono stati trasformati in questione di ordine pubblico con l’intervento (non certo a difesa dei lavoratori) delle Forze dell’Ordine…
Che ci stanno a fare? La solita solidarietà che se fa un Rolfi o un Maroni tutti addosso perchè solo aria fritta. Ci manca, per completare il quadro, che vada anche il vescovo Monari e abbiamo completato il quadro delle istituzioni inutili. Piuttosto: sono i sindacati che dovrebbero essere là giorno e notte e dovrebbero aiutare questi lavoratori. Ma forse, visto che sono pochi, alla triplice non interessa, anche perchè sanno già di essere perdenti. A loro, come alla chiesa, interessa solo il business dei profughi e clandestini, che sostituiranno questi lavoratori con buona pace di tutti, tranne che per noi padani, costretti poi a mendicare da lor signori…