L’artigianato è sempre più attivo in attività economiche connesse al settore della comunicazione. È quanto emerge da un’indagine del Centro studi di Confartigianato. Al II° trimestre 2015 si possono contare in Italia 42.629 imprese che danno lavoro a 81.282 addetti (il 2,7% del totale degli addetti dell’artigianato nazionale). La Lombardia è la regione con il maggior numero di piccoli imprenditori della comunicazione, 7.341 con una crescita nell’ultimo anno del 2%. Seguono il Veneto (+1,5%) e il Friuli Venezia Giulia (+1,2%). Il settore – nello studio di Confartigianato – è individuato su 53 codici della classificazione Ateco 2007: “attività professionali, scientifiche e tecniche”, “stampa e riproduzione di supporti registrati”, “produzione di software, consulenza informatica e attività connesse”, “attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici”, “pubblicità e ricerche di mercato”, “attività di supporto per le funzioni d’ufficio”, “attività editoriali”, “attività di ricerca, selezione, fornitura di personale”, le più rilevanti.
In termini dinamici si osserva che, a fronte della stabilità delle imprese dell’artigianato della Comunicazione, in ben 44 province si evidenzia un trend in aumento e in particolare a Biella (7,3%, pari a 10 imprese in più), Cuneo (4,8%, pari a 24 imprese in più), Pordenone (4,6%, pari a 14 imprese in più), Prato (4,6%, pari a 7 imprese in più), Monza e Brianza (4,5%, pari a 28 imprese in più), Ferrara (4,2%, pari a 9 imprese in più), Brescia (4,1%, pari a 37 imprese in più), Ascoli Piceno (3,6%, pari a 10 imprese in più), Prov. Aut. di Bolzano (3,6%, pari a 21 imprese in più), Siena (3,5%, pari a 7 imprese in più), Bergamo (2,9%, pari a 23 imprese in più), Milano (2,9%, pari a 73 imprese in più) e Vicenza (2,9%, pari a 21 imprese in più).
E se a livello provinciale Milano guida pure la classifica per il più alto numero di artigiani della comunicazione, 2.569, dietro al primato per la natalità d’impresa che va a Cuneo dove nell’ultimo anno gli artigiani della comunicazione sono aumentati del 4,8% e al secondo posto per Monza Brianza (+4,5%), Brescia segue terza, con una crescita del 4,1% per un totale di imprese artigiane della Comunicazione di 949 (37 imprese in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa), poi Bolzano (+3,6%), Milano, Vicenza e Bergamo (tutte tre con una crescita del 2,9%).
In termini di consistenza e composizione degli addetti dell’artigianato della Comunicazione a Brescia sono 1.954 gli addetti totali (il 2,4% sugli addetti totali dell’artigianato). Il 43,3% di essi – 843 addetti – è impiegato in prodotti di stampa, 299 in servizi d’informazione, 121 in pubblicità e ricerche di mercato, 440 in alte attività scientifiche e tecniche.
Per Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia e Lombardia: «Come anche in altri importanti settori dell’economia, la nostra provincia si conferma protagonista. È la dimostrazione che il sapere artigiano affonda le radici nel passato ma si proietta con forza nel futuro. Va detto poi che in questo settore l’età media è più bassa rispetto ad altri comparti, con notevoli spazi per l’iniziativa dei giovani. Si tratta di un comparto in rapida espansione che, nell’ultimo anno e nella sola provincia di Brescia, ha visto un aumento del 4,1% con 37 imprese in più».