I figli si lasciano e due famiglie albanesi litigano a colpi di mazze e coltelli

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Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Desenzano del Garda ha indagato in stato di libertà nove cittadini di origine albanese, di cui sei uomini e tre donne, appartenenti a due distinte famiglie residenti una a Brescia e l’altra a Desenzano del Garda.

La sera di martedì 27 ottobre alcuni componenti della famiglia residente a Brescia si sono presentati davanti all’abitazione dei connazionali abitanti a Desenzano rivendicando un credito originato dalla rottura del legame sentimentale tra un giovane appartenente alla prima con una giovane donna della seconda.

Fino a qualche settimana prima tra le due famiglie vi erano ottimi rapporti successivamente peggiorati a seguito della rottura del fidanzamento tra la coppia.

La sera di martedì la situazione è degenerata e le due famiglie sono arrivate allo scontro.

Ne è nata una lite violenta nella quale sono volati calci e pugni e qualcuno ha persino tirato i coltelli.

Quattro i feriti tra i famigliari residenti a Desenzano, per i quali è stato necessario un controllo all’ospedale del comune.

Prima dell’arrivo delle volanti del Commissariato allertate dalle numerose telefonate giunte sul numero di emergenza, i componenti della famiglia residente a Brescia sono riusciti ad allontanarsi dalla zona a bordo di un’auto.

Le immediate indagini svolte hanno permesso però di ricostruire quanto accaduto e rintracciare i fuggitivi, due dei quali si trovavano al pronto soccorso dell’ospedale Civile di Brescia con delle ferite provocate da armi da taglio e oggetti contundenti.

Nelle perquisizioni effettuate nelle abitazioni dei due nuclei famigliari è stata rinvenuta una mazza da baseball con evidenti tracce di sangue, probabilmente appartenente a qualcuno del clan rivale.

Complessivamente ben sei, tra uomini e donne dei due nuclei rivali, hanno lesioni giudicate guaribili dagli 8 ai 10 giorni per varie cause (trauma cranico, contusioni, ferite lacerocontuse, ecc).

Due donne della famiglia residente a Desenzano sono state ricoveratee trattenute in osservazione. Tutti, di età compresa dai 17 ai 55 anni, sono stati indagati dalla Procura della Repubblica per rissa aggravata.

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16 Commenti

  1. è gente evoluta, mi sembra di capire. i figli si lasciano e perchè l’uno dovrebe qualcosa all’altro? per risarcimento morale del danno psicologico subito?

  2. Sono evoluti come quel bresciano che ieri in un bar ha pestato a sangue la sua ex. O quell’altro che ha sparato in liguria alla ragazza bresciana.

  3. DIRANNO SICURAMENTE IL ROM!! Come dice Salvini…."Non ci sto a capendo più un cazzo!! …. Abbiamo meno diritti noi nel nostro paese !! Continuando a fare i buonisti con gente che non scappa nemmeno dalla guerra ci ritroviamo nella situazione attuale …bello………… ………..

  4. Abbiamo già tanta delinquenza nostra, forze dell’ordine poche, come si fa a dire accogliamo ancora che, si sa, tra i tanti bravi ce ne sono anche di non bravi. Quindi le risorse già scarse tocca ancora ripartirle con questi e noi non siamo sicuri. Bella ricchezza che portano….

  5. Pakistani poco tempo fa, albanesi questa volta: da loro le dispute famigliari si risolvono a botte e coltellate. Ce ne faremmo tutti una ragione se ogni volta non impegnassero le forze dell’ordine prima e le strutture sanitarie dopo con relativi costi a carico della comunità indigena, cioè italiana, cioè tutti noi.

  6. Vallo a spiegare ai cultori dell’accoglienza. Guarda caso non calcolano mai i costi (enormi) per la nostra società di una politica così scellerata. Sono una risorsa…. Sì da sfruttare come badanti o in lavori sottopagati, cioè schiavitù per i benpensanti che hanno il posto fisso, non rischiano niente e ti fanno anche la morale dicendo di aiutarli per una cicca di tabacco!

  7. Ogni occasione é buona per i razzisti per sfogare il loro odio. Mai visto un commento positivo verso gli immigrati, anche quelli che lavorano e pagano le tasse.

  8. Si parla di sinistri, ma dimentichiamo che la Chiesa si sta autorevolmente e non poco spendendo per la causa del’integrazione dei migranti. Domenica il Papa, all’Angelus in Piazza S.Pietro, ha trattato nei minimi dettagli l’argomento invitando all’accoglienza di chi fugge dal disagio fisico e sociale, usando importanti citazioni dalle sacre scritture. E quindi se sei cattolico, ti adegui e stai zitto.

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